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Una potente ondata di gelo si approssima ad interessare la penisola e buona parte del Mediterraneo

di William Demasi
24 Gen 2005 - 16:47
in Senza categoria
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Situazione attuale dal satellite bispettrale in Italia:
Un sistema nuvoloso, provocato dalla presenza di aria freddissima alla quota di 500hpa si sta originando in prossimità delle alpi occidentali. Da: https://meteo.cesi.it.
L’indice NAO era in calo progressivo già da alcuni giorni ma solo nell’ultima settimana abbiamo visto la possibilità, attraverso i vari modelli di previsione, che potesse verificarsi un’ondata di gelo di notevoli proporzioni.

L’affidabilità dei modelli cala notevolmente nella previsione di ondate di freddo che finiscono con l’influenzare direttamente il tempo nel bacino del Mediterraneo. La situazione infatti presenta un alto numero di variabili in gioco, che vengono difficilmente colte dai modelli. Spesso i run di previsione e tendenza si discostano troppo l’uno dall’altro come soluzioni previste, ed è in questi frangenti che entra anche in gioco la bravura dei previsori, in grado anche di prevedere attraverso l’esperienza eventuali mosse future delle masse d’aria partendo da una determinata situazione iniziale.

Come già preventivato i giorni scorsi, un corridoio di alta pressione è andato a formarsi tra un anticiclone di natura prettamente termica, collocato in Russia, e l’alta pressione delle Azzorre, che attualmente presenta i propri massimi ad ovest dell’Irlanda. Tutto tende ad un bilanciamento: e così mentre sull’oceano l’anticiclone convoglia grandi masse d’aria calda molto a nord, nell’Europa specie orientale e centrale un profondo vortice contenente all’interno aria freddissima scende di gran carriera verso l’Italia. Esso contiene all’interno alla quota di 500hpa un’isoterma che tocca addirittura i -40°C all’altezza di 5200 metri. Questa isoterma freddissima interesserà il nord a partire da questa notte, mentre le temperature a 850hpa scenderanno sino a -8/-9°C a seconda delle zone.

L’arrivo del vortice freddo è stato preceduto durante la giornata di ieri da un peggioramento “apripista”. Un’ansa depressionaria formatasi nel corso della sera di sabato 22, muovendosi verso sud in seno a correnti settentrionali ha raggiunto le regioni del nord Italia ieri mattina, ma con scarsi effetti. La provenienza troppo occidentalizzata delle correnti ha infatti impedito la formazione sul nord di corpi nuvolosi in grado di portare precipitazioni di una certa rilevanza. Addirittura nel Piemonte occidentale e cuneese è stata una giornata soleggiata, grazie alla protezione offerta dall’arco alpino occidentale nei confronti delle nubi. Le precipitazioni sono state scarse o assenti su gran parte del nord, mentre hanno cominciato a manifestarsi dalla Toscana in giù. Grazie a dei valori in quota abbastanza freddi, ieri la neve è caduta su diverse località della Toscana e del Lazio, anche a quote prossime alla pianura, ma solo nelle zone interne.

La depressione responsabile del peggioramento di questa notte e di ieri è andata a collocarsi nel medio Adriatico, ove risulterà determinante per l’evoluzione del tempo sull’Italia nei prossimi giorni. Attualmente la parte più consistente della massa d’aria fredda si trova ancora oltralpe, e sarà destinata ad entrare al suolo dalla porta della bora, provocando un calo marcato delle temperature nei bassi strati al nord. Dalla valle del Rodano sta affluendo il blocco di aria fredda presente soprattutto in quota: potrebbe nelle prossime ore provocare un peggioramento più convinto del previsto su parte delle regioni tirreniche.

L’arrivo della isoterma -40°C a 500 hPa sul nord, potrebbe innescare tra il pomeriggio e la serata un temporaneo peggioramento anche nei settori a sud del Po, con possibilità di spruzzate di neve sull’appennino settentrionale. Date le temperature presenti in quota è opportuno tener presente che le eventuali precipitazioni avranno carattere nevoso quasi ovunque.

La tendenza per le prossime ore appare molto evolutiva ed improntata per un aumento del freddo in tutte le località ed a tutte le quote. Una depressione andrà ad intensificarsi al centro sud influenzando il tempo in modo sempre più marcato su buona parte dell’Italia centrale e meridionale, isole comprese. Appare probabile un coinvolgimento a fasi alterne anche delle regioni tirreniche sino alla Toscana. Il nord se si eccettua il temporaneo peggioramento che potrebbe esserci tra questo pomeriggio e questa sera, sarà probabilmente escluso dai fenomeni, con cieli sereni per alcuni giorni. Tuttavia l’ondata di freddo che si preannuncia sull’Italia potrebbe, attraverso più fasi, avere risvolti nevosi su tutte le regioni.

Al momento l’ingresso di una parte dell’aria fredda dalla valle del Rodano sta provocando un certo aumento delle nubi, che interessa prevalentemente il Tirreno settentrionale ed il Mar Ligure. L’area nuvolosa della perturbazione di ieri interessa ancora il centro sud, e sarà destinata ad intensificarsi sul posto a partire dalle prossime ore. Infatti la formazione della depressione nel medio Adriatico impedirà lo spostamento dell’intero sistema frontale verso lo Ionio.

Il regime di venti ha assunto una componente prettamente settentrionale lungo le coste liguri e della Toscana già dalla serata di ieri. Soffiano deboli o moderati da est sulla pianura Padana. La formazione e l’approfondimento della depressione nelle regioni centrali, che avverrà già nelle prossime ore causerà un marcato aumento della ventilazione in tutte le regioni, approfondendo il richiamo freddo a 850 hPa soprattutto nelle regioni settentrionali. Al momento persiste ancora una moderata ventilazione a componente meridionale all’estremo sud causata dal richiamo caldo della depressione in formazione nell’adriatico.

La morsa del freddo sta coinvolgendo anche il resto d’Europa, con temperature in discesa ovunque, pur senza valori eccezionali. Il freddo infatti, in un primo tempo è presente soprattutto in quota e solo con il passare delle ore grazie alle precipitazioni e alla persistenza della circolazione fredda avranno modo di scendere a valori molto rigidi anche nelle zone di pianura. Attualmente i valori in Europa non sono ancora caratterizzati dalla presenza di grande gelo; ritroviamo infatti solo -5°C a Helsinki e Mosca, -2°C a Varsavia e Stoccolma. Il freddo si acuirà notevolmente anche al suolo nelle prossime ore, sia sull’Europa che sull’Italia.

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