L’arcipelago delle Svalbard, di sovranità norvegese e posto oltre i 75° di latitudine nord nell’Oceano Artico, ha avuto un inizio d’inverno freddissimo.
L’ultimo mese di dicembre, a fronte di una media “normale” pari a -14°C, ha avuto una temperatura media di -18.8°C. Dopo una prima decade dicembrina caratterizzata da temperatura nella norma e dallo stazionamento in loco di un’area di bassa pressione, con associate precipitazioni nevose, nel prosieguo del mese la ripresa dei valori pressori è andata di pari passo con una forte diminuzione delle temperature ed un aumento della forza dei venti, che hanno a tratti spirato intensamente.
Tra il giorno 10 e il giorno 23 dicembre solo il giorno 14 si sono superati i -20°C, toccando una temperatura massima di -19°C.
Il gran freddo è terminato il 2 gennaio 2004, quando la temperatura si è portata ai quasi confortevoli -12.9°C, fino a raggiungere il giorno 7 il primo valore positivo del nuovo anno, pari a +1°C, a distanza di un mese e quattro giorni dall’ultima temperatura positiva registrata sull’isola (+1.6°C il 3 dicembre).
La tregua sembra però ormai finita. Le nevicate sono riprese da qualche giorno e le temperature sono da poche ore tornate sotto i -20°C, associate a venti da est di forte intensità e precipitazioni nevose in forma di blizzard.
L’inverno qui terminerà solo a maggio, quando avrà inizio il disgelo.