L’elemento saliente a breve termine.
L’insistenza del Vortice Polare, posizionato sull’Europa centro occidentale, non lascerà strada ad alcuna rimonta anticiclonica. Tuttavia, nei prossimi due giorni, assisteremo ad una rotazione delle correnti dai quadranti settentrionali, farà un po’ più freddo e il tempo tende a migliorare.
L’elemento saliente a medio termine.
Potrebbe tuttavia rivelarsi un miglioramento illusorio, fintanto che l’azione Polare avrà un minimo ricompattamento in sede europea. Seguirebbe infatti una nuova parziale estensione verso sud, così che altre perturbazioni potrebbero giungere sulle nostre regioni. Dapprima in un contesto circolatorio sud occidentale, potrebbe seguire un raffreddamento per parziale estensione dell’Alta Pressione delle Azzorre verso nordest.
L’elemento saliente a lungo termine.
Le tendenze per la metà del mese sembrano orientate alla prosecuzione della fase instabile. Avremo infatti ulteriori apporti perturbati, non è da escludere che l’estensione polare possa coinvolgere più direttamente il Mediterraneo centrale.
Il trend a lungo termine:
Se così fosse si avrebbero condizioni meteorologiche di chiaro stampo invernale, caratterizzate da apporti freddi settentrionali e fasi perturbate con neve sui monti sino a bassa quota. Possibili altri apporti bianchi anche in Val Padana.
Elementi di incertezza:
Evidente che trattasi di evoluzione particolarmente complessa. Se fino a qualche giorno era possibile osservare un ricompattamento polare in sede Canadese, tale ipotesi appare oggi un po’ meno insistente.
Ciò deporrebbe a favorire di nuove velleità meridiane dell’Anticiclone oceanico, che potrebbe sospingere altra aria fredda verso sud.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i vari diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari, risulta evidente una tendenza termica al di sotto della norma, soprattutto dopo la prima settimana di Dicembre.
Le precipitazioni restano invece orientate alla normalità o poco al di sopra. Non è possibile infatti osservare alcuna pausa significativa e quel che più interessa è che dovrebbero risultare ben distribuite lungo l’intero Stivale.
Focus: evoluzione sino al 14 dicembre 2008
Primo step previsionale che ci condurrà alla fine della settimana. Dopo un temporaneo miglioramento, atteso nelle prossime 48 ore, si verrebbe a concretizzare un nuovo peggioramento a causa della rotazione dei venti da sudovest. Interessate dapprima le regioni settentrionali, con altra neve a bassa quota e sui rilievi, poi il Centro Sud e le Isole, specie i versanti tirrenici.
L’intervallo tra una perturbazione e la successiva potrebbe durare poco, andrebbe difatti a manifestarsi un successivo peggioramento ma che stavolta potrebbe portarci un po’ più di freddo con quota neve in calo anche in Appennino.
Evoluzione sino al 19 dicembre 2008
Nell’ultimo step intendiamo focalizzare celermente l’attenzione su un possibile ulteriore raffreddamento dopo metà mese, che potrebbe determinare nevicate a bassissima quota in molte aree peninsulari. Ma si tratta di una linea evolutiva ancora da verificare.
In conclusione.
Possiamo quindi confermare la tendenza evolutiva espressa nel corso della settimana precedente, orientata verso la prosecuzione della fase instabile-perturbata su tutte le nostre regioni.