Dando uno sguardo ai modelli matematici di previsione, pur con tutte le dovute cautele del caso possiamo affermare con certezza che nell’arco di una settimana – dal 03 al 10 Febbraio – registreremo il transito di 3 fredde perturbazioni. Potrebbero risultare via via più incisive, ma quel che più conta è che rispetto alla staticità dei mesi scorsi – novembre, dicembre, gennaio – avremo un periodo ben più movimentato.
La prima perturbazione, nord atlantica, transiterà a cavallo tra mercoledì e giovedì. La seconda dovrebbe giungere domenica 7 febbraio, come si evince dalla prima mappa (si tratta di una Multimodel ECMWF-GFS, il modello che fornisce una media dell’ultima emissione disponibile di due tra i più autorevoli centri di calcolo internazionali):
La terza attorno al 10 febbraio. Quest’ultima sarà, probabilmente, la più intensa e duratura. L’aria fredda arriverà dai quadranti settentrionali, a tratti avrà una certa componente artica e le temperature graviteranno a ridosso delle medie stagionali.
Accogliamo con favore un periodo di discrete precipitazioni, che non serviranno a ripristinare il normale profilo pluviometrico, ma almeno leniranno quella che altrimenti diverrebbe una siccità di proporzioni bibliche.