L’inverno 2005/2006 avuto un normale svolgimento va ora verso la definizione di eccezionalità dopo che ieri vi è stato un ennesimo ritorno di condizioni che di primaverili hanno avuto ben poco.
Per descrivere meglio la situazione bisogna partire dalla giornata di venerdì quando un primo nucleo di aria fredda si è posizionato sopra la regione provocando fenomeni temporaleschi con grandine e neve anche al piano; sabato la temperatura ha subito un temporaneo rialzo complice il sole marzolino.
Ieri (domenica) all’alba un effimero effetto föhn ha fatto salire il quadro termico inizialmente basso, ma l’entrata di un nucleo perturbato di origine scandinava ha fatto scendere i termometri che in molti casi hanno sfiorato gli 0°C nonostante la copertura nuvolosa. La prima debole pioggia ghiacciata ha lasciato spazio a vere e proprie bufere di neve che in certi casi hanno imbiancato il paesaggio dove la temperatura e l’intensità della precipitazione lo hanno permesso.
Alle ore 7 le prime zone della regione a vedere la neve mista a pioggia sono state le province di Treviso, Venezia e parte della provincia di Padova , tra le ore 8 e le 11.
Il nucleo nel suo iniziale movimento ha saltato un’ampia zona a sud dei colli Euganei con un leggero effetto stau-föhn che ha fatto nevicare a Padova con temperatura che ha sfiorato gli 0°C, mentre in alcune località del basso veneto la temperatura era superiore ai 4°C. Alle ore 10 il fronte perturbato è riuscito a sfondare verso sud-ovest in maniera più decisa portando la fase più intensa del maltempo tra le 10 e le 13 nelle province di Vicenza e Rovigo, nella Bassa Padovana e in parte della provincia di Verona. Anche in queste zone la neve è caduta sotto forma di bufera o rovescio imbiancando il paesaggio in maniera saltuaria.
I Colli Euganei in questo contesto perturbato hanno vissuto una bianca giornata dimostrando nuovamente di avere un clima leggermente differente rispetto alla pianura circostante; la neve è riuscita a fare accumulo sopra i 100 metri di quota e non si è mai sciolta sopra i 200-300 metri in svariate zone, ed in particolare nei versanti esposti alle correnti di NE.
Dalla tarda mattinata un miglioramento del tempo si è avuto nella parte nord-orientale della regione e nel primo pomeriggio il sole ha dominato su tutta la pianura. Da sottolineare il fatto che Verona è stata nuovamente esclusa dai giochi per la sua posizione geografica.
Estremo termici: Belluno -2/4°, Padova 1/6°, Rovigo 0/5°, Venezia 2/8°, Treviso 2/7°, Verona -1/8°, Vicenza 0/6°.
Da segnalare inoltre una minima di -2.8°C sul Monte Grande nei Colli Euganei a 450 m slm e i -18.2° C di Passo Pordoi nelle Dolomiti a 2200 m slm
La stazione con maggiori precipitazioni è stata Breda di Piave(TV) con 9.0 mmm di pioggia, a seguireOderzo(TV) 5.0mm, Padova 4.6mm, Castelnuovo Bariano(RO) 4.4 mm. Per i dati sopraccitati si ringrazia l’ARPAV.
Osservazione climatologica: le nevicate nella primavera meteorologica sono aumentate negli ultimi anni; si può affermare che si sono avuti eventi invernali tardivi nel 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006; non sono dati eccezionali per il Veneto ma che fanno riflettere per la loro frequenza maggiore con la quale l’inverno si è allungato negli ultimi 9 anni.