Una traccia delle piogge macchiate dalla “sabbia” africana la si è notata anche sulle montagne appenniniche centrali, dove la neve è apparsa colorata e sporcata di rosa, o di giallo.
Sono le particelle provenienti dal deserto sahariano, che si sono miscelate in sospensione con le nuvole provenienti dal Sud, e legate alla vasta perturbazione che ha interessato la nostra Penisola, in lento movimento verso levante.
Le mappe ad 850 hPa mostrano, sulla Penisola Ellenica, la presenza di venti costanti di direzione sud sud ovest, provenienti dalla Libia, con isoterme piuttosto calde di circa +15°C.
Ma, per visualizzare al meglio la presenza delle polveri africane, occorre utilizzare il satellite Meteosat, che, in una particolare “finestra” all’infrarosso, riesce a cogliere al meglio la presenza delle particelle in sospensione.
In questo caso, notiamo benissimo la loro presenza sulla Grecia e sui Balcani, evidenziata dal colore giallo nell’immagine meteosat.
Le cronache parlano di un Partenone appena visibile nella foschia, mentre tutta l’Acropoli è avvolta da una cortina di polvere.
La visibilità è scarsa, anche se al momento non vi sono particolari allarmi per le possibili complicazioni di salute, a parte i soggetti sofferenti di patologie respiratorie.
Le condizioni attuali della città di Atene vedono cielo molto nuvoloso, con temperatura di +20°C, ed umidità del 52%.