A dispetto delle nubi basse “marittime” del mattino che non facevano vedere il sole a Migliarino, come a Carrara, il tempo non si presentava male a Pontremoli, alle 9 del 24 luglio 2004, al ritrovo di 11 tra meteofili provenienti da varie parti della Toscana e loro familiari, pronti per una escursione in Appennino Parmense, verso la “buca della neve” del Paitino e, almeno nei programmi, le cime quasi contigue di Monte Paitino e Monte Matto. Il forum del Meteogiornale era ben rappresentato dagli autori dell’articolo, nonché da Nemesis e north wind.
Dopo essersi scambiate un po’ di impressioni sulle elevate temperature della notte precedente (molti con minima sopra i 21°C, tra cui il sottoscritto a Migliarino), abbiamo raggiunto attraverso il Passo del Cirone il punto di partenza per la nostra escursione a piedi.
Siamo partiti da “I Lagoni” (1350 metri s.l.m.) con cielo poco nuvoloso e +21,0°C. Siamo saliti attarverso il Lago Scuro e la bellissima radura dove si trova la capanna omonima, fino alla “buca della neve”, una profonda fessura tra le roccie da cui usciva un po’ di fumo, come dal freezer, con una lunga lingua di neve sul fondo. Infine siamo saliti verso il Monte Paitino, a quota 1815. Ci siamo arrivati accompagnati da un bel nebbione risalente su un fianco e sull’altro della montagna, un vento tra i 20 e i 25 nodi ed una temperatura misurata in vetta di +11,9°C.
Dopo un pranzo al riparo dalla “bufera” abbiamo proseguito l’escursione percorrendo un sentiero diverso da quello della salita, dirigendoci verso il Monte Matto, ma rinunciando alla salita in vetta per il vento sempre piuttosto teso e la visibilità quasi nulla. Si è quindi inziata la discesa, raggiungendo presto il piccolo e bel Lago del Bicchiere, a quota 1724 metri.
Poco dopo ha iniziato a piovere. Pioggia debole/moderata ma con goccioloni abbastanza grossi e anche qualche scroscio abbastanza intenso. Tornati al rifugio la solita beffa, con cielo nuovamente divenuto parzialmente nuvoloso.
Una cioccolata, un the, una fetta di torta, un’occhiata alla locale stazione meteo ma soprattutto 2 sane chiacchiere tra meteofili, mentre il cielo si richiudeva e a tratti la nebbia avvolgeva anche i Lagoni, poi siamo ridiscesi a Pontremoli. Abbiamo trovavto la strada bagnata anche sul versante lunigianese, dove il cielo era sempre piuttosto minaccioso. Da notare che la temperatura al rifugio Lagoni era scesa dai +21,0° dell’inizio della salita ai +13,7°C del momento del ritorno.