NUCLEO ARTICO IN MOTO RETROGRADO – Lo scenario meteo sull’Europa continua ad essere governato da un anticiclone, esteso dalle Isole Britanniche al Mediterraneo Centro-Occidentale, che va a separare due circolazioni perturbate di stampo decisamente diverso: la prima la individuiamo tra la Penisola Iberica ed il Marocco ed è collegata ad infiltrazioni d’aria decisamente mite atlantica. Sull’Europa Nord-Orientale ritroviamo invece quello che abbiamo più volte definito come “bolide gelido”, ovvero un nocciolo perturbato colmo d’aria artico-continentale. Il rafforzamento dell’area anticiclonica, con massimi tra Regno Unito e Norvegia, tende a favorire lo scivolamento retrogrado verso ovest di questo nucleo d’aria molto fredda che, come un siluro, taglierà in due l’Europa portando gelo e neve in parte anche sull’Italia.
ARIA FREDDA PREME VERSO LE ALPI – L’avanguardia del fronte d’irruzione del nucleo d’aria artica va guadagnando terreno, estendendosi verso ovest-sud/ovest fino a lambire il Triveneto tanto da far sfondare nubi comunque innocue dalle Alpi Orientali fin verso l’Alto Adriatico: sono i primi sintomi di un vigoroso cambiamento che già mercoledì inizierà a mostrare i suoi effetti con un peggioramento seguito da un progressivo raffreddamento, almeno sul Nord Italia. In quasi tutta la Penisola quest’oggi hanno dominato condizioni soleggiate, a parte alcuni disturbi sulle regioni meridionali e sulle due Isole Maggiori, per effetto di contrasti fra l’aria fredda richiamata dai Balcani e le interferenze d’aria più mite ed umida in scorrimento sul Basso Mediterraneo.