Come ampiamente visibile dall’immagine satellitare, l’Italia centrale è sede di formazione di una discreta ciclogenesi con un minimo annesso al suolo di 1012 hPa. Il tempo si dimostra inclemente su molte regioni con la neve che sta cadendo in molte località del nord, anche a bassa quota!
Nelle prossime ore ecco il consolidarsi della “situazione fredda” che i modelli annunciano da più giorni. Un intenso blocco gelido con valori in quota di tutto rispetto è pronto a interessare le regioni italiane. L’evento potrebbe generare un’intensa fase di maltempo, visti anche i geopotenziali previsti per le giornate a seguire.
Nel corso delle prossime 24 ore un’intensa ciclogenesi “abbraccerà” tutte le regioni italiane attraendo su di se, come un effetto calamita, le masse d’aria fredda che tenderanno a gettarsi nel mediterraneo con tutte le conseguenze del caso.
Entro la fine della giornata di domani le isoterme alla “quota di 850 hPa” diminuiranno ovunque di almeno 2-4° C. La quota neve si abbasserà ulteriormente con le nevicate che si estenderanno anche alle regioni del centro e alla Sardegna, dove soffieranno forti venti di maestrale.
L’avanzamento dell’anticiclone a nord-est, attualmente posizionato a ovest della Gran Bretagna, concorrerà al richiamo, sul suo bordo orientale, delle masse d’aria fredda.
Fino a tutto mercoledì resteranno alte le possibilità di vedere la neve a bassissima quota fino al piano sulle regioni settentrionali. In forte diminuzione anche le temperature sul resto d’Europa, mentre s’intravedono correnti ancora più fredde confinate nella Russia europea.
La chiusura della figura anticiclonica, isolata in terra scandinava, concorrerà alla rottura del “ponte freddo” con le gelide correnti russe che non riusciranno ad avere una via di fuga occidentale!
Si preannuncia una situazione molto dinamica da seguire con estrema attenzione. Di certo si profila un marzo con un inverno che non vuole assolutamente cedere il passo alla primavera, che dovrà attendere ancora a lungo prima di entrare in Europa.