Dopo un anno 2004 che ha visto un deciso ridimensionamento del cosiddetto “global warming”, molto evidente con le rilevazioni terrestri della temperatura, ma molto meno dai rilievi termici satellitari, il 2005 si presenta moderatamente caldo anche a livello di misure via satellite.
Niente di eclatante, tuttavia il conto dei primi 8 mesi di quest’anno vede un’anomalia positiva a livello globale di +0,161°C, mentre lo scorso anno il computo del periodo Gennaio – Agosto vedeva un’anomalia termica complessiva di +0,077°C.
Quest’anno, dunque, siamo in “vantaggio” di circa 1 decimo di grado centigrado, rispetto al 2004.
La differenza la si nota soprattutto nel periodo estivo: quest’anno solo Agosto è stato praticamente nella norma, con un’anomalia di +0,07°C, mentre l’Estate 2005 è stata sopra la norma di +0,136°C.
L’Estate 2004 invece fu fresca, a livello mondiale, con un’anomalia di -0,085°C.
Appare ancora netta, nel mese di Agosto 2005, la differenza tra i due emisferi: quello Nord, industrializzato e popolato, ha presentato un’anomalia termica di +0,18°C, mentre l’emisfero australe registra un’anomalia termica negativa di -0,04°C.
Questo a dimostrazione di come l’attuale riscaldamento globale sia molto influenzato da fattori antropogenici, quali la presenza di grosse città, centri industriali, ecc, mentre l’emisfero meridionale, meno esposto all’influenza umana, presenta sintomi di aumento termico molto ridotti.
Ancora più forte la differenza tra le due aree polari: il Polo Nord, infatti, ha presentato, in Agosto, una notevole anomalia termica di +0,35°C, mentre quello Sud è stato più freddo della norma di -0,15°C.
Questo aumenta i timori riguardanti uno scioglimento troppo rapido dei ghiacci polari, con conseguenze negative ad ampia scala sulla circolazione oceanica.