Si è assistito ad una vera e propria svolta del tempo, nella seconda metà di Febbraio, rispetto a quello che è stata un’anomalia ricorrente degli ultimi inverni.
I ripetuti afflussi di aria fredda, infatti, dopo aver colpito più volte il Mediterraneo Orientale, in particolare la Grecia, la Turchia, ed anche il Medio Oriente (abbiamo assistito, in Febbraio, anche alla “nevicata del Secolo” ad Atene), stavolta si sono gettati più ad occidente, coinvolgendo più direttamente il nostro Paese nell’arrivo dell’aria Artica da nord.
La mappa allegata mostra le anomalie del geopotenziale a 500 hPa del giorno 1° marzo, in Europa.
La mappa mostra delle notevoli anomalie positive dell’ordine dei 20-30 decametri positivi tra Inghilterra ed Islanda, mentre una seconda area di anomalie di geopotenziale è posta dal Medio Oriente in direzione della Russia.
Un’area, invece, di geopotenziale negativo fino a 25 decametri in meno della norma, la ritroviamo sul Mediterraneo Occidentale, estesa fino alla nostra Penisola.
Dal punto di vista termico, la Primavera meteorologica è così iniziata con un Continente diviso in due.
Abbiamo avuto valori di temperatura al di sotto della norma tra i 6 ed i 9°C su di una vasta fascia che comprende la Francia, il Mediterraneo Occidentale, l’Algeria, per includere anche Italia, Spagna, Europa Centrale, Polonia, Bielorussia, Russia Settentrionale, seppur con anomalie termiche meno pronunciate.
Forti anomalie positive, invece, si riscontrano sulla fascia che va dall’Egitto, alla Turchia, alla Russia europea centro meridionale.
E’ così, quindi, che le temperature minime di stamani sono state sopra lo zero fino molto a nord del Mar Nero e del Mar Caspio, mentre le temperature massime di ieri hanno raggiunto i 40°C sull’Egitto Meridionale, ma toccando anche valori di 33-35° fino al confine con Israele.
Una situazione termica invertita, dunque, per questo inizio di Primavera, rispetto a quello che il tempo ci aveva ormai abituato di vedere.