Un potente flusso di correnti settentrionali ha fatto irruzione sulle regioni che si affacciano sul Mar Nero occidentale nei primi giorni di questo Aprile 2005. Il motivo di questo colpo di coda dell’inverno va ricercato nell’espansione verso ovest e verso sud di un forte anticiclone continentale, che ha spostato i suoi massimi sulla Polonia proprio tra il 1° ed il 2 Aprile. Sul suo bordo orientale sono discese le correnti fredde che hanno apportato temperature rigide e qualche precipitazione nevosa tra la Bulgaria, la Grecia settentrionale e la zona di Istanbul.
Un freddo di tutto rispetto, per essere ormai Aprile, con discostamenti dalle medie del periodo nell’ordine dei dieci gradi. Ed i venti forti e tesi settentrionali, che hanno spazzato in particolare le coste del Mar Nero, non hanno di certo migliorato la situazione, rendendo il freddo sicuramente più pungente. Varna, situata sull’estrema costa nord-orientale della Bulgaria, ha avuto una massima di appena +6° il 1° Aprile scorso, dopo una minima di soli +0°. Le medie del periodo per la città bulgara sono rispettivamente di +16° e +7°! Il giorno seguente, dopo i rasserenamenti notturni col termometro sceso sullo zero, a causa dello stau dovuto alle correnti da nord-n/e, si sono avuti addirittura dei deboli rovesci nevosi, con la temperatura comunque attorno ai +3°. Oggi, stante il placarsi dell’afflusso freddo nord-orientale, la massima è risalita a +11°, dopo una minima sempre bassa (+0°).
Anche Istanbul ha rivissuto uno scorcio di inverno: il 1° Aprile la metropoli turca era spazzata da un fortissimo vento da nord, con raffiche superiori ai 65 km/h., che hanno mantenuto la temperatura sempre tra +5° e +6° (a fronte di un valore medio per le massime pari a +16°)! Il giorno dopo, ossia il 2 Aprile, la massima ha raggiunto i +9° ma in serata e durante la prima nottata seguente è addirittura caduta NEVE mista a pioggia , sempre con intensi venti settentrionali e temperatura tra +4° e +2°! La città, va detto, è comunque solita ricevere frequenti rovesci di pioggia o neve sotto la spinta delle correnti fredde settentrionali, perché queste si caricano notevolmente di umidità passando sopra le acque del Mar Nero…
La pressione, con l’arrivo dell’aria fredda, è rapidamente aumentata, portandosi intorno ai 1030 mb. in tutta la regione.
Da notare anche i valori compresi tra -10° e -15° raggiunti sulle cime bulgare, intorno ai 2100-2900 mt. slm, in questi ultimi giorni.
Nei prossimi giorni, comunque, sono attese correnti mediamente sud-occidentali in queste regioni, che faranno aumentare sensibilmente le temperature. Insomma, dopo la parentesi fedda ormai quasi finita, la primavera tornerà a fare il suo corso.