Abbiamo seguito, passo passo, l’andamento del tempo, sia dal punto di vista termico che precipitativo, che ha interessato la nostra Penisola durante il periodo Pasquale. Ora, dopo una fugace e veloce avvezione fredda, tra la fine mese ed i primissimi giorni del mese entrante, il futuro previsionale (lungo raggio) si evidenzierebbe attraverso caratteristiche di “avanzata primavera” per diverse nostre regioni centro meridionali. Verrebbero ad evidenziarsi delle “corpose” (sempre relative al periodo considerato) avvezioni calde dal basso Mediterraneo.
Le fluttuazioni dell’anticiclone, che nel prossimo futuro andrà ad ubicarsi sull’Europa settentrionale, mostrano delle prerogative assai variabili e dai caratteri poco stabili. Esso si isolerà , per breve tempo, all’altezza dei Paesi Scandinavi, ma verrà immediatamente “disturbato” dalla “comparsa” del vortice islandese. Depressione, statisticamente “viva”, anche se in maniera meno assidua da qualche tempo a questa parte, anche durante la stagione di transizione.
Una saccatura di tale vortice inizierà a spingersi tra la Penisola Iberica ed il Mediterraneo centro occidentale, innescando un primo flusso di correnti “calde”, provenienza SSW, che dall’entroterra algerino/tunisino, andranno, tramite aria molto mite e stabilizzante, a sviluppare un “corposo”, quanto mai “insidioso”, anticiclone tropicale. L’area dinamica di “alta” verrà obbligata a trasferirsi sulla Russia (settore europeo) erigendosi come “pesante muro” all’evoluzione/fluttuazione delle correnti del medio Atlantico. Un percorso che costringerà l’aria calda ad insistere, per diversi giorni ed a partire dal 7/8 del prossimo mese circa, sulle nostre regioni più meridionali. Correnti tese e calde, dal settore più meridionale del nostro mare, inizieranno a formare una prima onda termica che andrà in seguito a generare un promontorio d’onda dai caratteri stabilizzanti e con marcate situazioni di compressione adiabatica.
Tale trend che si presenta molto frequente in queste contingenze, ma che potrebbe farci “respirare/palpare” un primo assaggio di “estività”. Ovviamente e naturalmente, avremo modo di approfondire nel prossimo futuro questa “insidia”, insidia che al momento, per ovvi e marcati scambi termici, non sembra del tutto inevitabile. Ora bisognerà stabilire, onde cogliere in pieno tale peculiarità, la persistenza di questa onda termica e la presunta vulnerabilità di questo anticiclone dai caratteri “ben oltre le righe” (medie climatiche).