L’evento atmosferico che si prepara presenta alcune stranezze: intanto dalle proiezioni si osserva la rilevante intensità della bolla calda nord africana, realisticamente capace di creare un’ondata di calore poderosa sull’Italia; ma la sua vitalità appare impetuosamente contrastata dalle continue discese di aria fresca che respingeranno parzialmente al mittente la bolla calda.
Una prima massa d’aria calda salirà verso il Mediterraneo centrale tra lunedì e martedì, mentre mercoledì si avrà una incruenta saccatura con aria fredda verso la Penisola Iberica, dove si avranno valori termici molto sotto la media del periodo (ad 850 hPa, in Portogallo arriverà il 21 l’isoterma +4°C).
In Italia per le ore 12z di giovedì 21 si avrà gran caldo al Sud, con isoterme (fonte GFS) che andranno dalla +20°C ad 850 hPa del Lazio e Abruzzo, alla +22°C della Calabria, sino alla +24°C della Sicilia. Si tratta di dati notevoli, ma non preoccupanti. Nel frattempo il Nord Italia avrà valori prossimi alla media, sotto l’incalzare delle spinte d’aria fresca dalla Francia.
Le proiezioni per il 21 giugno evidenziano una singolarità: si avrà una marcata divergenza termica in poche migliaia di chilometri, con isoterma di +8°C a 850 hPa prossima alla Svizzera occidentale e la +24°C in Sicilia. Nei giorni successivi, sempre secondo le proiezioni GFS di stamattina, riferimento run 00z, aria fredda invaderà le Isole Britanniche (-2°C ad 850 hPa in Scozia), mentre la +24°C persisterà nelle regioni italiane dello Ionio e raggiungerà la Grecia.
Ma il caldo cova sotto le spoglie della precedente ondata di calore.
Ad iniziare dal 24 giugno si potrebbe realizzare una nuova fortissima ondata di calore che invaderebbe la Penisola italiana, con isoterme sino a +28°C ad 850 hPa sulla Sardegna, la +20°C sino all’Appennino settentrionale.
In un tal contesto, però, l’aria fredda proseguirà a giungere nella Penisola Iberica del nord, dove in Galizia si avrà una +6°C contro la +24°C delle coste spagnole del Mar Mediterraneo.
Emerge la possibilità che si realizzino forti differenze di temperatura (divergenza) in spazi limitati di territorio, tutto ciò avrà due principali effetti:
la predicibilità delle previsioni si ridurrà sensibilmente, e ciò non è frequente durante le ondate di caldo che risultano meglio prevedibili di quelle di freddo.
Infine, le marcate differenze di temperatura accentueranno i contrasti termici, con una logica maggiore energia dei temporali su quelle terre che saranno scontro fra i due antagonisti.
Temporali intensi si avrebbero nella Penisola Iberica e specialmente nell’Europa centrale, la Francia, più marginalmente anche sul Nord Italia.
Le ondate di calore, come descritto, saranno marginali al Nord Italia, forti al Sud e sulle Isole, moderate al Centro.