L’ultima fiammata dell’Anticiclone si sta verificando in queste ore: resiste la bolla altopressoria afro-mediterranea, a cui si è aggiunto un contributo di matrice sub-tropicale oceanica. La rimonta dei geopotenziali in atto sul Nord Italia ha visto così una notevole crescita del livello dello zero termico, portatosi nettamente al di sopra dei 4000 metri anche sulle zone più settentrionali alpine. Questa mappa GFS evidenzia la previsione dello zero termico attesa per questa notte: tutta la Penisola risentirà ancora del contributo caldo anticiclonico in quota, mentre l’aria più fresca si terrà ancora distante dalle Alpi.
Non sussistono più dubbi sull’ingresso massiccio di un profondo vortice depressionario d’origine nord-atlantica, associato a masse d’aria fredde polari. La penetrazione meridiana della saccatura fin sul Mediterraneo sarà in parte da attribuire alla parte atlantica della vasta figura anticiclonica che tenderà ad elevarsi verso l’Islanda. La perturbazione associata a questa vigorosa discesa depressionaria impatterà contro l’Arco Alpino attorno alle ore centrali di domani, per poi valicarle nel corso di poche ore sollevando repentinamente l’aria ben più calda ed umida presente sul catino padano. L’improvviso rimescolamento dell’aria e gli acuti contrasti termici saranno alla base dei possibili fenomeni di forte intensità in propagazione alla Val Padana durante la fase conclusiva della giornata di domani. Le mappe che vi mostriamo sono incentrate alla serata e alla notte fra venerdì e sabato.
Nella giornata di sabato la perturbazione proseguirà nella sua veloce corsa verso le regioni centrali e parte di quelle meridionali. La fase instabile, seppure ulteriormente acuita dal contribuito del riscaldamento solare, non si restringerà ai soli settori interni e prossimi ai rilievi. Le zone maggiormente interessate dai fenomeni dovrebbero essere quelle interne della Toscana, l’Umbria, le Marche meridionali, il Lazio e l’Abruzzo. Il peggioramento interesserà invece in misura più marginale le Isole Maggiori e soprattutto la Sardegna, ove il ricambio d’aria si avvertirà grazie all’ingresso di sostenuti venti di Maestrale.