Partiamo da un dato: gli 11°C rilevati alle 6 e 55 (circa un’ora fa) presso la stazione di Bric della Croce. Siamo in Piemonte, in collina, nel comune di Pecetto Torinese, a circa 700 metri di altitudine. Citiamo il dato perché alcune zone piemontesi, ieri, hanno raggiunto picchi di oltre 20°C a seguito degli sbuffi di foehn discesi dalle Alpi. Azione favonica che prosegue, figlia dei forti venti nordoccidentali che spirano sui crinali alpini. Notevole la differenza con le aree pianeggianti: Torino, ad esempio, alla stessa ora registrava una temperatura di -1°C. La stessa Cuneo aveva un valore di appena 1°C.
Ovviamente non c’è solo il foehn. L’aria caldo-umida affluita in quota, sta determinando valori termici superiori allo zero in numerose locali montane, anche ubicate al di sopra dei 2000 metri. Ma se ci spostiamo in pianura, in Val Padana ad esempio, ci rendiamo conto di quanto l’orografia incida sulle condizioni meteo. Le forti inversioni termiche hanno inciso significativamente, dispensando nebbie a go go tra Lombardia e Venezie. Banchi di nebbia a carattere sparso sono tutt’ora presenti anche in alcune valli e litorali delle regioni centrali: in Toscana, nel Lazio, nelle Marche e in Abruzzo.
Nel frattempo, da ovest, continua ad affluire aria umida. Ecco spiegati gli annuvolamenti presenti su gran parte del versante tirrenico. Non solo. In Sardegna, lungo la fascia costiera orientale, il termometro fa segnare temperature superiori ai 15°C. Anche in questo caso siamo in presenza di una debole componente favonica, tant’è che sul versante opposto la colonnina di mercurio difficilmente supera i 13°C.
Per oggi prevediamo un graduale cambiamento. Sappiamo che da nord si sta avvicinando una massa d’aria fredda, che tra sabato e domenica si inoltrerà nel Mediterraneo causando un vigoroso peggioramento. L’approssimarsi della saccatura andrà ad enfatizzare il richiamo umido da ovest, con venti in progressiva accentuazione e nubi in ulteriore aumento nelle regioni tirreniche. Nubi che saranno capaci di causare delle pioviggini, specie su Toscana, Campania e Calabria. La nuvolosità aumenterà considerevolmente anche in Liguria, apportando piovaschi, mentre lungo il confine delle Alpi ci aspettiamo un più vigoroso peggioramento a causa dell’ammassarsi dell’aria fredda. Verranno coinvolti soprattutto i versanti settentrionali, dove non mancheranno forti nevicate.
I venti da ovest, superando la dorsale appenninica, ricadranno nei versanti sottovento – quindi sulle adriatiche – riscaldandosi e seccando l’aria. Ci aspettiamo un rialzo delle temperature lungo le coste, con punte locali di 17-18°C. Da non escludere picchi di 20°C in Lucania, sulla Calabria ionica e nella Sicilia orientale.