Il canto del cigno:
è stata un’Estate caratterizzata da una vivace dinamicità atmosferica. Le incursioni africane sono state poche, ma l’ultima in ordine di tempo si è rivelata una delle maggiori dell’ultimo decennio. Ora che stavamo apprezzando la benevola rinfrescata atlantica, da considerarsi ampiamente conclusa, ci troviamo dinanzi ad un bivio: un lento declino stagionale o un brusco ingresso in Autunno. Che venga intrapresa o l’una o l’altra strada, le regioni Meridionali-Insulari dovranno far fronte al sussulto del cupolone Africano.
L’Atlantico scalpita:
Già. Non che non lo sia stato in precedenza, ma stavolta sembra veramente intenzionato a ricacciare l’Anticiclone Africano dove è giusto che stia. Attualmente è rappresentato da un’ampia zona di Bassa Pressione posizionata a ridosso del Portogallo e nei prossimi giorni avremo modo d’apprezzarne lo spostamento in direzione est. Intendiamoci, se su alcune regioni si dovrà sopportare il caldo è perché essendosi ubicato in quel tratto d’Oceano sta fornendo la forza necessaria affinché il cupolone africano si spinga alle nostre latutidini. E’ vero anche che gli riconosciuto un merito: quello di inibire, proiettando masse d’aria umida sul Nord Italia, un consolidamento tale da gridare alla prosecuzione della canicola.
Arriva l’Autunno:
non ci stiamo riferendo alla data meteorologica, neppure a quella astronomica. Bensì all’impianto configurativo su scala Europea. Le azioni cicloniche avranno modo di scardinare la resistenza anticiclonica ponendo le basi per un serio peggioramento su tutte le nostre regioni.
Differenze modellistiche:
interessante evidenziare come i due più autorevoli Global Models indichino, dalla prossima settimana, soluzioni differenti.
Ipotesi GFS:
il Centro di Calcolo Americano conferma la sortita atlantica, che dovrebbe rivelarsi consistente tra sabato e gli inizi della prossima settimana. Ma poi propende per un ripristino della stabilità ad opera di un’ampia struttura altopressoria distesa dalla Penisola Iberica all’Europa orientale. Ipotesi affascinante, che consentirebbe all’Estate di scemare lentamente.
Ipotesi ECMWF:
il Modello Europeo, invece, traccia la strada verso l’ingresso – irruente – della stagione autunnale. Risolta la crisi Atlantica, indica la formazione di un ponte anticiclonico con asse Penisola Iberica-Scandinavia e nel contempo la discesa di masse d’aria decisamente fresca dai quadranti orientali. L’obbiettivo? Il Mediterraneo.
Focus: il tempo sino al 13 settembre 2011
Nelle prossime 48 ore un’ondata di caldo consistente attraverserà le regioni Meridionali e Insulari, conducendo il termometro al di sopra dei 35-36 gradi su diverse città. Al Centro farà un po’ meno caldo, mentre il Nord sarà preda delle iniezioni umide atlantiche responsabili di condizioni meteo tra il variabile e l’instabile. Da domenica, invece, le perturbazioni andranno all’assalto del fortino anticiclonico costringendolo alla resa. Il tempo peggiorerà a cominciare dal Centro Nord, ma poi toccherà anche al Sud. La rinfrescata, per via dei venti prima occidentali e poi settentrionali, risulterà cospicua.
Difficile dire cos’accadrà dopo il 10. Abbiamo considerato due differenti ipotesi, però c’è da dire che anche il Modello Americano – nella media dei vari runs di riferimento – opta per il mantenimento di una certa variabilità o instabilità e in un quadro climatico sostanzialmente in linea con la norma stagionale.
Evoluzione sino al 18 settembre 2011
Dopo il 15, invece, alcune proiezioni indicano un altro consistente peggioramento di natura atlantica. Sarebbe, probabilmente, il vero passaggio di testimone tra l’Estate e l’Autunno.
In conclusione.
E’ evidente, al di là di eventuali ritorni di fiamma dell’Alta Pressione, come l’evoluzione estremamente dinamica indichi l’imminente arrivo dell’Autunno. Anticiperà i tempi? O attenderà che anche gli ultimi vacanzieri riprendano il lavoro?