L’elemento saliente a breve termine.
Il weekend si annuncia particolarmente instabile su Sicilia, Calabria e parte della Sardegna, causa l’influenza instabile della vasta circolazione ciclonica in quota sul basso Mediterraneo. Sul Centro Europa andrà invece affermandosi un campo di alta pressione per connubio stabilizzante tra anticiclone oceanico e corrispettivo continentale sulla Russia Europea.
L’elemento saliente a medio termine.
A seguire avremo una maggiore ingerenza anticiclonica su tutte le nostre regioni, con miglioramento anche al Sud e ritorno delle nebbie in pianure e valli. Interessante notare l’identità di vedute da parte dei principali modelli di previsione sul long range, indicanti un’elevazione in Oceano dell’alta pressione delle Azzorre e discesa d’aria fredda dal nord Atlantico in direzione del Mediterraneo Centrale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Proiezioni che indicano il mantenimento dell’impianto barico suddetto, con parziale piegamento verso nordest dell’anticiclone oceanico, il cui core principale andrebbe a stabilirsi in prossimità delle Isole Britanniche.
Il trend a lungo termine:
Evoluzione che confermerebbe il trend descritto in occasione degli editoriali precedenti, ossia un cambio di circolazione che porterebbe ad una conclusione mensile all’insegna del tempo instabile e più freddo della norma. Ciò porterebbe la neve su Alpi ed Appennini a quote medie.
Elementi di incertezza: In simili circostanze restano chiaramente alcuni elementi d’incertezza, legati essenzialmente sia al posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre, sia all’attività depressionaria oceanica.
Quest’ultima è prevista in parziale indebolimento e spostamento verso Est, con conseguente aumento di pressione su Groenlandia ed Oceano.
Fattori di normalità climatica:
La graduale rotazione delle correnti dai quadranti Nord orientali porterà un lieve ma graduale calo termico, con rientro all’interno della normalità stagionale.
A lungo termine è possibile identificare un ulteriore calo, con valori che, se confermati, si porterebbero al di sotto della media.
Focus: evoluzione sino al 22 marzo 2007
Inizialmente avremo condizioni di tempo stabile sulle regioni Settentrionali e quelle alto Tirreniche, mentre al Sud e parte del Centro permarrà tempo instabile ad opera della vasta circolazione ciclonica in quota sul basso Mediterraneo. I fenomeni potrebbero risultare intensi su Sicilia e Calabria meridionale.
A seguire un deciso miglioramento andrebbe ad interessare tutte le nostre regioni, per ingerenze anticiclonica oceanica-continentale. Tornerebbero nebbie e foschie nelle pianure e le valli dello stivale. Tuttavia il rinforzo anticiclonico in Oceano potrebbe rivelarsi deciso, con parziale elevazione verso Nord. Aria più fredda dai quadranti Settentrionali potrebbe pertanto iniziare a fluire verso il Mediterraneo e la pressione leggermente inferiore al resto del Continente fungerebbe da elemento attrattore.
Evoluzione sino al 27 marzo 2007
L’ultimo step previsionale indica condizioni di tempo decisamente instabile su gran parte dell’Italia, in particolare sulle regioni Centro meridionali. La parziale rotazione dell’anticiclone oceanico verso Est porterebbe aria più fredda dai quadranti Nord orientali e la neve potrebbe cadere a quote medie non solo sulle Alpi ma anche in Appennino.
In conclusione.
L’evoluzione tracciata andrà certamente confermata nel corso dei prossimi aggiornamenti, tuttavia ribadiamo il concetto dei èiù indizi costituenti una prova. Insomma, vi sono buone probabilità che il prosieguo di marzo si riveli più fresco della media.