Non demorde l’instabilità atmosferica all’estremo Sud, riconducibile a quella ferita depressionaria con perno pressoché stazionario sulla Tunisia. Continuano quindi a proliferare enormi ammassi temporalesci sul Basso Mediterraneo e mari meridionali italiani, anche se rispetto al week-end si è ristretto il raggio d’azione di tale nucleo perturbato. Sono solamente la Sicilia e la Calabria meridionale a risentirne più direttamente, mentre la Sardegna beneficia del miglioramento dovuto al respiro anticiclonico da ovest, che riguarda anche gran parte del resto d’Italia a parte qualche lieve disturbo di passaggio sulle Adriatiche.
Nelle prime ore pomeridiane odierne, come evidente dalla cartina in basso dell’indice thunderstorm (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo/), il rischio temporalesco maggiore continuerà a persistere tra la Sicilia e la Calabria meridionale, anche se i temporali potrebbero risultare più circoscritti e meno violenti rispetto a quelle degli scorsi giorni. La falla ciclonica, isolata, si va pertanto indebolendo, anche se non sembra destinata a colmarsi definitivamente ed a metà settimana riceverà nuova linfa vitale da infiltrazioni d’aria umida: si tratta quindi di una situazione da monitorare costantemente.