La proiezione odierna del MET-OFFICE ci mostra una situazione sempre governata dalle alte pressioni nel Mediterraneo. In data odierna e per tutto domani la risalita di una cella di alta pressione di origine nordafricana porterà isoterme pienamente primaverili. Un fronte atlantico tenterà di entrare sul Mediterraneo lunedì ma al momento gli effetti delineati dal modello sembrano di debole entità.
Analisi breve termine
Su scala europea permane una situazione di circolazione prettamente zonale con le perturbazioni a scorrere da ovest verso est a latitudini elevate. Più a sud gli anticicloni rimangono i padroni della situazione con pressione al suolo ed in quota elevata sull’oceano Atlantico e alta pressione di origine nord africana sul bacino del Mediterraneo occidentale.
Nella giornata di oggi e domani proprio un cuneo altopressorio in transito con isoterme elevate riuscirà a garantire sul nostro territorio temperature molto gradevoli. Nelle pianure e valli rimane però una situazione particolarmente umida nei bassi strati con formazioni nebbiose nelle ore più fredde della giornata e forti inversioni termiche notturne.
La circolazione atlantica che interessa l’Europa è caratterizzata da depressioni molto intense che scorrono da ovest verso est a latitudini molto elevate, più a nord del normale, e da anticicloni nel sud del continente, nonostante il periodo non dovrebbe essere propizio ad una così vasta estensione degli anticicloni alle medie latitudini.
Lunedì si evidenzia il transito di un fronte nuvoloso con annessa flessione termica e barica a tutte le quote. La forza di questo fronte appare però molto limitata e la fenomenologia prevista sulla penisola caratterizzata da piogge sparse. Il fronte nel suo ramo caldo proveniente dalle Baleari sembra poter andare in progressiva frontolisi nei pressi della Sardegna, con conseguente tempo incerto sull’Isola fra lunedì e martedì.
La disposizione della circolazione atmosferica vede una flessione barica sul Mediterraneo occidentale transitoria. Una vigorosa depressione nei pressi dell’Islanda contribuirà a portare nuovi corpi nuvolosi verso il Mediterraneo ma anche una nuova risalita dell’alta pressione delle Azzorre che originariamente era in pieno oceano Atlantico.
Analisi medio termine
Come anticipato, un nuovo fronte atlantico in arrivo mercoledì sembra, dalle elaborazioni odierne, entrare da nordovest sulla penisola anche grazie alla nuova rimonta anticiclonica azzorriana che sembra poter portare una nuova risalita barica a nord delle Alpi. Lo schema oramai ricorrente caratterizzato da situazioni NAO+ con però fasi anticicloniche a spingersi spesso e volentieri oltre le Alpi, non consente alle perturbazioni di entrare con traiettoria occidentale o sud occidentale sulla nostra penisola. Il fronte nord atlantico di mercoledì 27 sembra poter portare della fenomenologia da debole a moderata in transizione da nord verso sud ma soprattutto una flessione della pressione atmosferica in ambito mediterraneo, mentre a nord delle Alpi appare immediata la rimonta anticiclonica.
La situazione, sempre in un contesto di domini ciclonici nel nord Europa, sembra poter aprire una falla al dominio anticiclonico nel Mediterraneo, con formazione di alcuni minimi di pressione alle basse quote troposferiche e possibile fase di instabilità sul centro e sud della penisola.
Il modello UKMO in sostanza ci mostra dei tentativi di peggioramento atmosferico che sembrano avere dei risultati significativi solo a partire da mercoledì prossimo e solo limitatamente ad alcune zone d’Italia. La situazione termica che in questo weekend sarà di entità primaverile avrà da lunedì una flessione tale da riportare condizioni nella media del periodo, il tutto a causa dell’afflusso di aria fredda e umida di origine marittima polare con fenomenologia che, ove presente al nord Italia, potrà portare a delle nevicate sui rilievi a quote medie (sopra i 1000 metri).
Fino a mercoledì rimangono presenti le condizioni di umidità al suolo che potranno portare a formazioni nebbiose nelle ore più fredde sulle pianure, nebbie che però saranno limitate dal passaggio di corpi nuvolosi con conseguente inibizione delle inversioni termiche.