Dopo un periodo caratterizzato da costante instabilità, l’estate, proprio nella sua data di inizio astronomica, si presenta su tutta la penisola con tutti i requisiti migliori per portare stabilità e caldo. La presenza di una connubio fra alta africana ed azzorriana rende per ora vano qualsiasi tentativo da parte delle correnti atlantiche di entrare le Mediterraneo, sede di ripetute avvezioni calde.
Analisi breve termine
Due centri di bassa pressione dominano il nord Europa, uno a ovest delle isole britanniche e uno molto esteso sulla Scandinavia. Più a sud una vasta cella di alta pressione africana estende i suoi massimi di pressione fra l’Europa mediterranea ed i paesi dell’est europeo.
Le correnti atlantiche scendono fin alla latitudine delle isole Azzorre per poi risalire fino alla Gran Bretagna. Di conseguenza le masse di aria calda risalgono dal nord Africa verso l’Italia e i paesi limitrofi.
L’Italia è sede di un’alta pressione con correnti secche provenienti da sudovest. I valori di pressione previsti per oggi e domani dovrebbero essere elevatissimi, tali da inibire per gran parte della penisola la formazione di nubi e piogge.
Nella giornata odierna il nord potrebbe avere qualche disturbo disorganizzato, qualche temporale di calore in grado di scatenarsi proprio a causa dell’elevata umidità presente alle basse quote, situazione in grado di rompere l’equilibrio anticiclonico. Come sappiamo il temporale di calore ha effetti di refrigerio temporaneo, in realtà aumenta ancora il tasso di umidità dell’aria e contribuirà a rendere il clima afoso nella giornata seguente. Proprio afa e caldo promettono di essere i protagonisti della settimana entrante.
La domenica è prevista essere simile alla giornata di oggi, con rischio minore di qualche temporale disorganizzato e caldo elevato. Fra la giornata di lunedì e martedì, un leggero passaggio perturbato da ovest potrebbe contribuire a portare nubi e qualche temporale e pioggia sui rilievi del nord.
Analisi medio termine
Secondo le proiezioni del MET-Office si avrà una situazione di stallo anticiclonico, in cui le due figure di alta pressione tipiche delle nostre estati, ossia quella Africana e delle Azzorre, saranno in grado di darsi il cambio, di coesistere provocando un vero e proprio sbarramento alle correnti atlantiche costrette a passare oltre le Alpi.
Il caldo dovrebbe preservare ed essere intenso fino alla giornata di giovedì.
Da mercoledì in poi dovrebbe entrare con più decisione l’alta pressione delle Azzorre, ma estesa a latitudini più settentrionali alla nostra. La fase di transizione dovrebbe portare ad infiltrazioni di aria lievemente più fresca a nord delle Alpi ed infatti il modello inglese delinea un aumento della fenomenologia temporalesca alpina a partire proprio fra Martedì e Mercoledì.
Tutto il territorio a sud delle Alpi continuerà a ricevere correnti secche da sudovest, cioè dal nord Africa, tali da consentire grazie alla pressione elevata a tutte le quote la totale inibizione di eventuali moti convettivi.
Altra cosa preoccupante che appare da UKMO è l’aumento dell’umidità al suolo, tale da farci ipotizzare una fase duratura di caldo afoso, che in alcune zone e soprattutto nei grandi centri urbani, potrebbe portare ad evidenti disagi per la popolazione.
Al momento, fino al limite previsionale del modello, ossia fino a Giovedì, non appaiono modifiche sostanziali del tempo, con solo ingresso più deciso dell’alta delle Azzorre per Giovedì, che trovandosi però estesa con i suoi massimi al suolo sul nord della Francia, non dovrebbe consentire un cambio delle condizioni termiche sull’Italia. In quota permane una forte cella altopressoria estesa fra l’Africa settentrionale occidentale e il Mediterraneo, garante di tempo stabile.