Mentre il 2007 ci lascia con lo spettro della siccità presente su alcune regioni del nord Italia , il 2008 inizia con un peggioramento atmosferico sulla nostra penisola che stando all’emissione del modello MET-OFFICE inglese rischia di poter essere di entità non temporanea e lieve. La causa è determinata dall’ingresso di correnti umide dai quadranti occidentali pilotate da una depressione in arrivo dall’Atlantico.
Analisi su scala Europea
Attualmente è presente una situazione prevalente anticiclonica sull’Europa occidentale, mentre una depressione piuttosto intensa sta convogliando verso i Balcani aria molto fredda. Nel Mediterraneo delle gocce fredde (vortici di aria fredda in quota) posizionate una a sud della Sardegna e l’altra a sud della Sicilia determinano un tipo di tempo ancora incerto con precipitazioni che andranno ad esaurirsi con l’inizio dell’anno nuovo.
Mentre la depressione nord atlantica rimane vigorosa sempre a causa dell’influenza del Vortice Polare ancora pimpante, si forma un’alta pressione fra la Scandinavia e la Russia con valori di pressione al suolo che diverranno molto elevati, di circa 1055 hPa nel finire della giornata del primo dell’anno.
Dal primo dell’anno cominciano ad affluire verso il Mediterraneo dall’aAtlantico correnti umide che andranno a sovrascorrere sull’aria fredda preesistente sulla penisola dando luogo ai primi annuvolamenti.
Lo schema barico per il 2 gennaio evidenzia l’abbassamento del flusso oceanico con una depressione molto vigorosa ad entrare sull’Europa occidentale. Sul Mediterraneo cominceranno a ruotare le correnti in quota, prima dai quadranti nord orientali per l’azione della depressione dell’est Europa e poi gradatamente occidentali fino a divenire dal giorno 3 sud occidentali per l’approssimarsi della depressione in arrivo dall’Atlantico.
A differenza di altri peggioramenti visti nel 2007 la depressione in arrivo promette di essere piuttosto energica. L’analisi mostra per il giorno 4 figure anticicloniche delle Azzorre in pieno Atlantico stavolta a bassa latitudine, una depressione in piena azione nell’Europa occidentale con i suoi minimi fra Francia e Spagna e una possente alta pressione Russo-Finnica. Dal Canada una nuova vigorosa depressione entra in nord Atlantico verso la Groenlandia e poi L’Islanda.
Vediamo nel dettaglio i possibili effetti di questo peggioramento atlantico che promette di portare parecchia neve sui rilievi, inizialmente anche in pianura al nord e piogge insistenti su alcune regioni.
Analisi Zoom Italia
Giorno 2 gennaio: arriva una primo fronte, o per meglio dire una linea di instabilità per l’inizio di afflusso di correnti umide da ovest. Cominciano i primi annuvolamenti e le prime precipitazioni deboli sulle coste liguri-tirreniche e sulla Pianura Padana. Sulle pianure del Nord inizierà a nevicare da subito.
Giorno 3 gennaio: arriva il primo fronte energico da ovest in un contesto di generale calo barico a tutte le quote. Il fronte che definiamo oramai occluso per la presenza sia di aria fredda che umida e più mite comincia a portare le prime precipitazioni diffuse su gran parte della penisola. Ad essere interessate maggiormente appaiono la Liguria e le coste tirreniche. Le correnti cominciano ad entrare veementi dai quadranti sud occidentali con un graduale ricambio termico a tutte le quote. Rimangono sul nord ovest e sull’alta Pianura Padana le condizioni per nevicate ancora al piano, sempre più diffuse e persistenti. Comincia ad entrare lo scirocco sulle regioni orientali con quindi forte e graduale aumento delle temperature. Dalla serata del 3 tranne che per regioni dell’estremo nord ovest, cessano le nevicate in pianura.
Giorno 4 gennaio: la depressione atlantica convoglia un altro fronte caldo verso la penisola, ed il modello evidenzia dei nuclei precipitativi forti ed insistenti sulla Liguria e sull’alta zona tirrenica. Il 4 sembra una giornata di forte maltempo su gran parte del centro nord. Il sud rimane interessato da nuvolosità di passaggio. La neve potrà cadere ancora sulle colline dell’estremo nord ovest.
Giorno 5 gennaio: la nuova depressione si avvicina sul nord Italia e il suo arrivo consente un calo repentino della ventilazione sulle regioni occidentali, le correnti iniziano a disporsi da nord ovest e aria fredda polare marittima punta verso il Mediterraneo occidentale. Le precipitazioni continuano su gran parte del centro nord incentivate dal nuovo calo termico causato dall’incombenza della depressione in arrivo da Ovest.
Come si può vedere la situazione estremamente dinamica e di difficile lettura nel dettaglio viene elencata seguendo lo schema previsionale del MET-OFFICE che quindi conferma maltempo dal 2 sera fino al 5 compreso con possibili disagi di carattere idrogeologico su alcune regioni (Liguria e Toscana le più a rischio) e inizialmente sul nord per le nevicate e le temperature rigide.
Il modello inglese evidenzia dal 5 gennaio l’isolamento della depressione atlantica che sembra poter evolvere a goccia fredda sul Mediterraneo meridionale a causa di una nuova rimonta dell’alta delle Azzorre pilotata dalla deprressione nord Atlantica nuovamente presente vigorosa.
Rimane quindi per il proseguo il dubbio sull’influenza verso l’Italia dell’Atlantico e dell’alta pressione Russo-Finnica che nel frattempo ha continuato a convogliare aria molto fredda verso l’est Europa e verso la zona del Mar Nero.