Abbiamo vissuto una settimana dalle caratteristiche termiche gradevoli e con condizioni di stabilità per buona parte dell’Italia. La situazione dalle ultime proiezioni del modello inglese è destinata a mutare per parte della penisola grazie all’azione congiunta di una depressione in arrivo da ovest e da aria fresca da est.
Analisi breve termine
Sull’Italia la pressione al suolo oscilla fra i 1008 e i 1018 hPa al suolo. Le depressioni più vigorose scorrono ad altissime latitudini andando ad interessare solo la zona a nord della penisola scandinava.
Una forte oscillazione della circolazione atmosferica determina un cavo d’onda depressionario pronunciato in pieno Atlantico a sud della Groenlandia, situazione che determina una risposta dinamica dell’alta delle Azzorre, anormalmente disposta sui meridiani, in estensione fino alle Isole britanniche. Una frattura della circolazione avviene sulla Spagna grazie alla discesa di correnti fredde atlantiche, situazione che provoca una profonda depressione sia al suolo che in quota portatrice di forte maltempo sulla costa orientale e sulle isole Baleari.
Una cella di alta pressione presente in centro nord Europa invece si mantiene al momento solida, anche se è tendenzialmente portata ad interessare le zone più a nordovest del continente.
La fase in arrivo determina l’ingresso di correnti da est ad investire la penisola. La massa di aria in arrivo non appare particolarmente fredda ma comunque porterà un lieve ridimensionamento termico e una fase di instabilità sulle Alpi. Nel frattempo la depressione iberica tende a spostarsi col suo centro sulle isole Baleari andando a creare i presupposti per un peggioramento sulla Sardegna. Una circolazione depressionaria sul nord Africa nella giornata di oggi tenderà a portare una fase di temporaneo peggioramento anche sulla Sicilia.
Le correnti in ingresso dai quadranti orientali provocheranno un rinvigorimento e poi mantenimento della depressione iberica, che nei giorni a seguire tenderà a spostare i suoi minimi di pressione gradualmente verso est.
Da lunedì il tempo apparirà caratterizato da maltempo, anche localmente di forte intensità, sulla Sardegna e su tutte le coste tirreniche, compresi i rilievi appenninici che saranno interessati da forte instabilità.
Analisi medio termine
L’evoluzione prospettata da UKMO, con alta pressione ad impadronirsi del Nord Europa con estensione fino zona groenlandese e islandese, potrebbe aprire i presupposti per un cambiamento radicale del tempo per ingresso di correnti da ovest. La spina nel fianco sembra però poter essere la totale assenza dell’alta pressione delle Azzorre, relegata in pieno Atlantico alla latitudine delle isole Azzorre, ma posizionata più ad ovest, lasciando di fatto aperta la strada a correnti atlantiche in ingresso da nord in picchiata fin verso le isole Canarie.
A partire da mercoledì, l’espansione verso nord di una cella di alta pressione africana, causerà una nuova rimonta termo-barica sull’Italia. Infatti proprio mercoledì sembra perdere importanza la depressione arrivata da ovest, che dopo aver portato maltempo per più giorni, inizialmente sulla Sardegna e sulle coste tirreniche del centro-sud e poi su tutto il centro-sud, sembra poter essere sostituita da questa fase anticiclonica.
Quanto questa nuova fase anticiclonica potrà essere duratura e soprattutto se porterà una fase di caldo al centro-sud, sarà possibile determinarlo solo nei prossimi giorni.