La disposizione barica attuale sembra avere le ore contate. Nella ultima proiezione del modello britannico il lungo ponte anticiclonico fra l’Atlantico e la Russia è destinato a lasciare il posto ad una struttura anticiclonica più tradizionale con alta pressione in Atlantico con estensione verso il centro Europa e con interessamento anche di parte del Mediterraneo. Di conseguenza avremo afflussi via via sempre minori di aria fredda continentale da est ed un tempo più stabile e mite. Guardiamo nel dettaglio le tendenze a breve termine e le prospettive che nel medio termine individuano un nuovo calo termico.
Analisi breve termine
In Europa oggi abbiamo ancora l’alta pressione dominatrice del tempo nel centro nord del continente. Le depressioni atlantiche sono costrette a latitudini al di sopra del 60° parallelo nord, mentre a sud dell’alta pressione continua ad affluire dai quadranti nord orientali aria moderatamente fredda. Nelle prossime ore i massimi di pressione si sposteranno dalle isole britanniche all’oceano Atlantico ed anche il Mediterraneo occidentale vedrà un aumento dei valori pressori. In quota il nocciolo freddo è destinato a spostarsi via via sempre più verso sudest, fino ad abbandonare gran parte della penisola italiana fra la giornata di domenica e lunedì.
Avremo quindi un miglioramento del tempo a partire dal Nord Italia e che si estenderà domenica a tutte le regioni tirreniche. Lunedì l’instabilità è destinata a lasciare definitivamente anche il sud Italia, anche se un debole afflusso di correnti nord-orientali interesserà ancora le regioni adriatiche meridionali. Le correnti che tenderanno a disporsi da nord-ovest, porteranno anche un aumento termico con ritorno di temperature nella norma del periodo, miti di giorno, relativamente fresche di notte.
Nel frattempo l’alta pressione oceanica metterà le basi per una nuova fase di rafforzamento in pieno Atlantico. Nello scacchiere europeo emerge anche una nuova circolazione depressionaria fra Marocco e penisola iberica e un nuovo afflusso di correnti miti nel basso Mediterraneo.
Analisi medio termine
La proiezione UKMO odierna ci mostra i primi tentativi delle correnti atlantiche ad entrare sul Mediterraneo. Due distinti afflussi occidentali cominceranno ad interessarci da martedì. Al centro-sud Italia avremo correnti umidi e miti portatrici di piogge e temporali, mentre al nord Italia transiterà un fronte freddo, che sembra avere effetti di breve durata e che interesserà principalmente il nord-est.
A livello europeo avremo una nuova disposizione delle figure bariche. Tra l’Islanda, le Isole Britanniche, il Mar del Nord e la Norvegia, il 1° ottobre avremo una profonda depressione con minimo ad ovest della Scozia, mentre l’alta pressione atlantica con massimi a nord delle Azzorre tenderà ad allungarsi verso la Groenlandia.
Ecco quindi che avremo l’arrivo di correnti fredde da nordovest di origine polare marittima che, seguendo il corso della corrente a getto polare vista in forte oscillazione, potrebbero raggiungere il Nord Italia. Per contro, come precedentemente sottolineato, il sud Italia sarebbe in balìa di correnti occidentali miti portatrici di instabilità.
Conclusioni
Il ritrovato bel tempo è destinato pertanto a durare solo pochi giorni prima di una nuova fase che promette di riportare buona parte della penisola a temperature ancora sotto i valori medi del periodo.