La proiezione del modello inglese ci mostra il continuo dominio anticiclonico dettato dall’alta pressione subtropicale che, nel periodo canonico della sua maggior estensione, riesce ad estendere fino a nord delle Alpi il suo predominio.
Ma le depressioni atlantiche e sul nord Europa non sono succubi e riescono a più riprese a creare condizioni di instabilità al Nord Italia come per esempio nel caso di ieri sera e notte.
Analisi breve termine
Attualmente la disposizione barica in Europa ci mostra una forte cella di alta pressione sulla Groenlandia mentre più a sud un vortice freddo depressionario presente sul nord della Gran Bretagna determina la circolazione atmosferica in Europa, con quindi correnti atlantiche che entrano all’incirca alla latitudine 50°N. Più a sud si estende il predominio dell’alta pressione estesa dall’Atlantico fino ai paesi dell’est europeo. Lo schema appare da manuale delle estati italiane, con invadenza dell’alta delle Azzorre in estensione su buona parte dell’Europa e correnti atlantiche e aria più fredda a scorrere a nord.
Sull’Italia la pressione, in temporaneo calo a tutte le quote, è destinata ad aumentare nei prossimi giorni soprattutto in quota per l’ingresso di una campana anticiclonica di origine nordafricana. Lo schema tradizionale mediterraneo è destinato, secondo UKMO, a lasciare il passo ad una disposizione che vede l’arrivo di correnti più secche da sud-ovest a scorrere sul bordo occidentale dell’alta pressione africana. Già da domenica le temperature torneranno a salire ed a portarsi su valori da estate assai calda, e la stabilità sembra essere prerogativa di quasi tutta la penisola, a parte locali acquazzoni che si manifesteranno sulle regioni alpine.
L’inizio della prossima settimana ci mostra quindi una disposizione non più vecchio stile (Azzorre) ma governata dall’invadenza dell’alta africana ad estendere i suoi valori di pressione e soprattutto termici in quota.
Sempre secondo UKMO lo zero termico per lunedì potrebbe assestarsi oltre i 4500m su quasi tutta la penisola.
Analisi medio termine
Quello che ci mostra la proiezione del MET-Office britannico è una situazione di equilibrio fra correnti atlantiche e correnti subtropicali ad investire la penisola. Sarà proprio un vortice in estensione in pieno Atlantico al largo delle coste irlandesi, a determinare un maggior apporto di afflussi sudoccidentali caldi sulla penisola e a dare il via ad una fase molto calda e soprattutto stabile per gran parte della penisola.
La disposizione della circolazione atmosferica, senza troppi sussulti, rende merito alla nostra estate e quindi alle alte pressioni, ma contribuisce a rendere più viva la presenza dell’alta africana non decisa a mollare la presa. Sulle Alpi, soprattutto sulle regioni più ad oriente, i deboli afflussi oceanici in arrivo contribuiranno a creare episodi di instabilità pomeridiana sulle Alpi con fenomeni anche forti proprio a causa dei valori termici presenti.
Il punto di sblocco non sembra apparire a breve e quindi UKMO ci delinea una settimana entrante in cui il caldo sarà il protagonista assoluto.
Nel suo limite temporale previsionale il modello ci mostra una possibile flessione dei parametri di pressione in quota e delle temperature a partire da venerdì, con l’ingresso di un debole fronte pilotato dalle correnti oceaniche, che potrebbe determinare una pausa del gran caldo soprattutto al Nord e una fase di maltempo non di lunga durata.
Attualmente l’impressione è che gran parte della prima decade di Agosto possa scorrere con tre quarti d’Italia sotto il sole e il gran caldo e che solo le regioni alpine potranno beneficiare di locali episodi temporaleschi con conseguente parziale refrigerio.