In una baia del Mar dei Caraibi, ancora magicamente circondata dalle mura e dai bastioni progettati nel 1586 da G.B.Antonelli, Cartagena possiede il maggior complesso di fortificazioni del Sud America. Dopo essere stata, nel sec.XVI, una delle teste di ponte della penetrazione spagnola in America, nel Seicento fu uno dei principali mercati degli schiavi.
Ai diversi monumenti di quell’epoca si sono aggiunti interventi settecenteschi, quando Cartagena visse il periodo di maggiore splendore economico. Il centro storico della pigra e sonnolenta città è un gioiello di architettura coloniale. Il luogo è affascinante, con grandi e misteriose piazze barocche, viuzze fiancheggiate da case bianche e rosse con balconi di legno scolpito carichi di bouganvillee, patios ombreggiati da palme, chiese rococò di pietra grigia e arenaria bionda, chiostri immersi in una magica pace. La città e divisa in tre quartieri: San Pedro, con la Cattedrale e i palazzi governativi in stile andaluso, San Diego, dove vivevano mercanti e borghesi, e Getsemani, il quartiere popolare. Più che giustificato l’inserimento del centro storico di Cartagena nella lista Unesco dei beni Patrimonio dell’Umanità.
fondata nel 1540, la città di Santa Cruz de Mompox, ha svolto un ruolo fondamentale nella conquista della regione da parte degli spagnoli. L’abitato si è sviluppato, nel nord del paese, sulle sponde del fiume Magdalena, il cui argine ne costituisce la strada principale. Il centro storico, che ha conservato le caratteristiche di una città coloniale, è anch’esso sito inserito dall’Unesco fra quelli Patrimonio dell’Umanità.
Il patrimonio edilizio “coloniale” di Bogotà, capitale del paese dal 1818, ma fondata quasi 300 anni prima (nel 1538, dal conquistatore spagnolo Gonzalo Jimenez de Quesada su un territorio occupato dagli indiani Muisca), è stato invece quasi azzerato da numerosi terremoti (soprattutto quello del 1687). Caotica e affascinante, ricca di contrasti tra antico e moderno, Bogotà è la capitale e la maggiore città della Colombia. Sei milioni di abitanti formano una metropoli che si estende su un altopiano a 2600 metri di quota (caratteristica che richiede almeno una giornata di acclimatamento) e riflette nell’architettura urbana una miscela di tradizione colombiana con influenze coloniali spagnole. Come in ogni grande città sud americana qui esiste una netta differenza socioeconomica fra centro e periferia, ma proprio queste contraddizioni costituiscono parte del fascino di Bogotà.
Il Parco Archeologico di San Augustin si estende su 500 kmq ed è caratterizzato dalla presenza del più grande gruppo di monumenti religiosi e sculture megalitiche dell’America del Sud. La creatività e la fantasia delle culture andine sono evidenziate nelle 35 statue del Bosco delle Statue. L’opera scultorea più importante è il fonte cerimoniale di Lavapatas, formato da un complesso sistema di canali e vasche con ricche decorazioni.
All’interno dell’area del Parco Archeologico Nazionale di Tierradentro si ergono monumentali statue di figure umane e ipogei, risalenti al periodo compreso tra il VI e il X secolo, probabilmente appartenenti a diverse culture. Le tombe sotterranee, con camere mortuarie che arrivano a 12 metri di larghezza, sono ornate con motivi decorativi geometrici e con rilievi di figure antropomorfe.
Il Parco Nazionale di Los Katios si estende su 72000 ettari, confinando con il panamense Parco del Darien, insieme al quale costituisce una vastissima area protetta. Il Parco colombiano si divide in due aree principali: le colline della Serrania del Darien, coperte dalla foresta pluviale, e la pianura umida, inondata dal fiume Atrato e coperta da una foresta tipica delle zone paludose. Nel Parco prolifera una ricca avifauna, con oltre 450 specie.
Affacciata sul Mar dei Caraibi, divisa in due dalla catena delle Ande, la Colombia offre al turista una notevole varietà di paesaggio, climi e culture. Il nord costiero rappresenta l’anima caraibica del paese, con località balneari frequentate, belle spiagge (Santa Marta, Bocagrande, El Laquito) ed isole tutte da esplorare, sulle orme di pirati e corsari.
A est, verso il confine con il Venezuela, si estende la zona delle grandi pianure (llanos), mentre il sud, ricco di siti archeologici, è il regno della foresta amazzonica che copre un terzo del paese.
Fra le altre principali città citiamo Medellìn (famosa purtroppo per il narcotraffico, ma anche per la varietà e la bellezza delle orchidee), Cali (celebre per la sua atmosfera rilassata ), Barranquilla (il porto principale, con un animatissimo mercato ) e Leticia, ai margini della grande giungla amazzonica.
Non sarebbe neppure un paese povero la Colombia, possedendo notevoli risorse naturali (petrolio, gas naturale, carbone) e risultando, in molti indicatori sociali (accesso all’acqua potabile, mortalità infantile, analfabetismo), più avanti rispetto ad alcuni paesi limitrofi (Ecuador, Perù) e molto vicino a Venezuela e Panama, favoriti il primo dalla produzione petrolifera molto abbondante, il secondo dalla presenza del canale, non più controllato dagli USA dal 2000. Tuttavia gli squilibri sociali sono molto forti e il narcotraffico costituisce una sorta di “stato parallelo”, in molte aree del paese di fatto sottraendo il controllo del territorio a quello ufficiale, con gli ovvi problemi di ordine pubblico e corruzione che ne risultano.
Ovviamente le zone controllate dai “narcos” sono off-limits per i turisti, ma tutto il paese deve considerarsi insicuro, vuoi per gli scontri tra le forze dell’ordine e gli “eserciti” dei trafficanti, vuoi per le lotte interne tra le varie bande di trafficanti.
La Colombia, paese dal turismo emergente, è in grado, pur penalizzata dai gravi problemi di sicurezza di cui sopra, di accontentare tanto chi ama il relax marittimo quanto chi preferisce l’esplorazione e l’avventura, in cerca di città antiche, siti archeologici e grandi spazi ancora incontaminati.
Su Internet una buona guida è www.colombia.com.co. Da consultare, per chi volesse approfondire la conoscenza virtuale del paese, anche www.turismocolombia.com, sito ufficiale del Fondo de la Promocion Turistica.