Gli ultimi giorni sono stati molto freddi nelle regioni montane della Turchia orientale. A Erzincan, domenica, lunedì e martedì le temperature minime sono state -28,8°, -29,2° e -29,9°C, valori circa 25°C inferiori alle medie stagionali. A Erzurum, da sabato a martedì la sequenza delle minime è stata -31,9°, -31,5°, -30,8°, -32,4°C, mentre la media delle minime di febbraio è -10,5°C.
Neve (un paio di centimetri) martedì a Quetta, città a 1587 metri nel Pakistan centrale. Le temperature minima e massima sono state -5,6°/-1,0°C, contro valori medi di febbraio di -0,9° e 12,9°C. Neve per tutta la giornata anche a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, con estremi termici -6°/0°C.
Continua a fare molto freddo in Iran. Martedì 5 febbraio, le temperature minime più basse sono state quelle di Arak e Saghez, con -25,2° e -22,6°C. Arak ha una media delle minime di febbraio di -3,8°C. Giornata di ghiaccio anche a Teheran, con estremi -6,8°/-1,2°C, contro medie di febbraio rispettivamente 0,7° e 9,9°C.
Sempre intensissimo il gelo in Mongolia. Anche martedì, le località mongole più fredde sono scese sotto i -40°C: Tosontsengel -43,7°C, Ulaan-Gom -41,3°C (-35,4°C la media delle minime di febbraio), Baruunturuun -40,2°C. Più fredde di Tosontsengel sono state solo le “solite” tre località siberiane di Ojmjakon, Tompo e Verhojansk, che hanno registrato -50,5°, -46,5° e -44,7°C.
La “tropical storm” Gene è inazione sulle acque del Pacifico meridionale, tra le isole Figi e il nord della Nuova Zelanda. La sola terra emersa sul cammino previsto per Gene (centrata alle 18 GMT di martedì a 28,3°S 179,9°E, con venti sostenuti fino a oltre 80 km/h, in movimento verso est-sudest) è la remota isola Kermadec, appartenente alla Nuova Zelanda, che dovrebbe venire investita dalla tempesta mercoledì. Gene dovrebbe poi indebolirsi lentamente, continuando a muoversi verso est-sudest.
Il ciclone tropicale Hondo si muove sulle acque dell’Oceano Indiano meridionale. Martedì alle 12 GMT Hondo era centrato a 13,7°S 80,9°E, circa 700 miglia a sudest delle più meridionali delle isole Chagos, accompagnato da venti sostenuti fino a 120 km/h (categoria 1). Il ciclone, in spostamento verso est, è previsto in rinforzo (dovrebbe raggiungere la categoria 2 nelle prime ore, ora GMT, di giovedì), ma non rappresenta al momento una minaccia per nessuna terra emersa.
Venti con forza di uragano hanno investito la base australiana di Mawson, sulla costa dell’Antartide Orientale, martedì. Le raffiche hanno raggiunto i 160 km/h.