Siamo ad Ojmjkon, profonda Siberia nord-orientale, noto come il villaggio permanentemente abitato più freddo del mondo, titolo conteso dagli altri due villaggi siberiani di Verhojansk e Tomtor. L’impresa è di quelle epiche. Immergersi in un laghetto tra i ghiacci ad una temperatura esterna di circa -60°C.
Ci hanno provato in due. Prima il ministro per lo sviluppo della Yakutia, poi un turista giapponese (prima immagine). Per fare certe cose evidentemente bisogna essere russi e possibilimente siberiani, perché mentre il ministro si immerge in acqua e vi resta un certo tempo, il turista giapponese scappa immediatamente correndo verso il caldo del furgone lì vicino appostato.
Ad Ojmjakon il 14 gennaio la temperatura ha raggiunto la ragguardevole cifra di -59,6°C, fallendo di un soffio i -60°C – valore che in Siberia non viene raggiunto ormai da diversi anni – ed è in questo periodo a cui si riferiscono questi tentativi di bagno invernale. Nei dintorni del paese, che in lingua locale significa acqua non congelata, vi sono alcuni laghetti termali in cui l’acqua mantiene una temperatura anche d’inverno attorno ai 30°C, per cui non gela mai.
Ma evindetemente farvi il bagno non è per tutti.