Non ha fatto quasi a tempo ad iniziare che l’esperienza anticiclonica verso il Mediterraneo Centro-Occidentale sta attraverso una fase un po’ critica. La responsabilità è del flusso atlantico, che ha eroso il bordo settentrionale dell’anticiclone, con le perturbazioni che transitano così a latitudini più basse, sempre orchestrate da un profondo ed instancabile perno depressionario centrato sulle Isole Britanniche.
Nel succedersi una dietro l’altra, le perturbazioni vanno ora a lambire anche la parte settentrionale dell’Iberia ed il Nord Italia, dove prima era più efficace la protezione anticiclonica. Nel frattempo l’anticiclone ha altresì contribuito a soffocare quasi del tutto la lacuna instabile che aveva favorito la continua fioritura di temporali, negli ultimi giorni, tra le zone balcaniche ed il Sud Italia. L’attività cumuliforme termoconvettiva odierna è apparsa molto limitata e solo localmente ha dato luogo a qualche isolato scroscio di pioggia.
La lieve ritirata dell’anticiclone più a sud è tuttavia solo parziale, con il Mediterraneo che resta ancora ben protetto. Si è un po’ attenuato il respiro caldo che avvolge l’Iberia: se venerdì si sono localmente raggiunti i 36 gradi, quest’oggi invece in Andalusia le località più calde (fra cui Siviglia e Cordoba) non hanno oltrepassato i 34 gradi, lasciando ai 35 gradi di Algeri il primato di località più rovente fra quelle che si affacciano sul Mediterraneo.