ITALIA DIVISA IN DUE: la situazione attuale vede da un lato un discreto apporto anticiclonico, dall’altro lato una complessa circolazione instabile che provoca maltempo tra Isole Maggiori e l’estremo Sud. Tutto deriva dalla fragilità che mostra l’Alta Pressione, non capace – almeno per ora – di ostacolare l’inserimento di una perturbazione da ovest.
RINFORZO ANTICICLONICO: nei prossimi giorni, proprio a partire dall’Immacolata, osserveremo un’Alta Pressione più convincente. Va detto che il fulcro resterà sbilanciato a ovest, estendendosi verso l’Europa centro occidentale. Così facendo innescherà richiami d’aria fresca che potrebbero insinuarsi sul nostro Paese in forma di piccole gocce fredde. Ciò andrebbe a implementare condizioni d’instabilità.
TEMPERATURE SUPERIORI ALLA NORMA: l’apporto anticiclonico dovrebbe garantire temperature gradevoli di giorno, un po’ fredde di notte. Si rivedranno nebbie, nubi basse e foschie. Le massime, più alte della media, dovrebbero consegnarci un’anomalia termica positiva destinata a perdurare sino a metà mese. Giorno più giorno meno.
SVOLTA VERSO IL FREDDO? Ieri si parlava della possibilità che l’Alta delle Azzorre potesse strutturare blocchi anticiclonici consistenti, tali da indurre colate d’aria gelida verso l’Europa orientale. Ipotesi che trova riscontro dalle proiezioni modellistiche odierne e non mancano le novità. Novità a carico dell’Italia, difatti non sono da escludere impulsi freddi in scivolamento lungo l’Adriatico con maggiormente coinvolgimento dei settori orientali e meridionali del Paese. A più lungo termine da valutare l’inserimento di un nucleo molto freddo sui vicini Balcani e con conseguenze per l’Italia tutte da valutare.