EUROPA IN BALIA DI UNA CIRCOLAZIONE PERTURBATA – Osservando il Continente, emerge chiaramente come solo l’Italia ed il bacino centro-orientale del Mediterraneo appaiono privi di nubi significative. Sulle restanti aree europee appare invece evidente l’impronta di una vasta depressione, imperniata tra le Isole Britanniche e la Mitteleuropa, a cui si legano vari ammassi perturbati ed una consistenza presenza d’aria fredda in quota, messa bene in luce da quel canale di nuvolaglia molto frammentare estesa dal Vicino Atlantico verso le zone balcaniche e che va a lambire l’Arco Alpino. Il clima è quindi ancora pienamente invernale sulla gran parte dell’Europa Centro-Settentrionale, con spruzzate di neve a bassa quota che hanno ancora una volta coinvolto in misura maggiore le nazioni orientali europee, ma anche la Germania, la Danimarca e parte dei settori britannici, soprattutto la Scozia.
BEL TEMPO SULL’ITALIA, MA E’ SOLO UNA PAUSA – La vigorosa perturbazione, responsabile dell’ondata di maltempo d’inizio settimana, si è rapidamente allontanata verso est-nord/est e già dalla scorsa notte il tempo è nettamente migliorato un po’ su tutta Italia, anche se ancora con venti sostenuti sul Centro-Sud dove le raffiche di libeccio hanno superato i 100 km/h specie in quota sui crinali appenninici. Sono i residui del flusso mite che ancora interessa più direttamente il Sud e la Sicilia, dove le temperature diurne hanno localmente superato i 20 gradi. Solo lungo le zone interne appenniniche indugia una certa nuvolosità, con addensamenti localmente compatti associati a qualche precipitazione. La serenità del cielo ha favorito un calo delle temperature minime principalmente al Settentrione, specie nelle zone laddove la neve era caduta fino in pianura sulle regioni di Nord-Ovest, favorendo così qualche nuova gelata.