Ieri le prime piogge nel Nord Italia. Oggi l’impulso perturbato ha raggiunto la Penisola e scaverà un’area di Bassa Pressione che manterrà in auge un regime di variabilità-instabilità per gran parte della settimana. La fase più attiva del peggioramento è attesa tra oggi e domani, quando le piogge cadranno con intensità moderata su diverse zone peninsulari. Cosa si intende con intensità moderata? Beh, diciamo che pioverà in modo consistente ma spesso non in maniera tale da dover creare patemi derivanti da piene di fiumi e torrenti. C’è però da rimarcare la possibilità che su qualche regione la fenomenologia possa risultare più vivace, anche forte, e ciò significa che non è da escludere il rischio d’isolati nubifragi.
Vi starete domandando dove, e giustamente! Diciamo che le regioni che purtroppo potrebbero patire i maggiori effetti del maltempo sono le stesse interessate dalla pesantissima fase ciclonica pregressa: il Veneto, il Friuli, la Campania. Aggiungiamo anche la Sardegna occidentale, che dovrebbe essere coinvolta nella morsa di un burrascoso Libeccio. I rovesci assumeranno consistenza e potrebbero risultare anche in forma temporalesca. Fin da queste ore, infatti, poco a largo della fascia occidentale sono visibili diversi groppi temporaleschi. Da cosa nascono? Semplice. Dal contrasto tra l’aria decisamente mite preesistente e l’aria piuttosto fresca che sta giungendo da ponente.
Ma dicevamo del Libeccio. C’è il rischio di mareggiate nelle aree costiere tirreniche e la seconda delle due Isole Maggiori sarà certamente la più a rischio. Rispetto agli aggiornamenti passati quelli di stamane evidenziano un netto rinforzo della ventilazione sul Mare di Sardegna. Venti che potrebbero soffiare con intensità di burrasca, spazzando i litorali esposti ed esponendoli al rischio d’erosione. Rammentiamo che anche nel passato peggioramento lo stesso Libeccio fece diversi danni ad Alghero, spazzando via alcune spiagge.
Torniamo però alle piogge. S’è detto del Nordest, ma va detto che pioverà tanto anche in Lombardia e sul Piemonte sud occidentale. Discorso analogo per la Liguria e in queste prime ore del mattino vi sarà una vivace instabilità un po’ su tutto il Centro Sud. Versanti Adriatici e ionici compresi. La ragione? Anche in questo caso la risposta è abbastanza semplice. Perché tra Ionio e Adriatico soffia ancora lo Scirocco e prima che arrivi il Libeccio occorrerà attendere il pomeriggio. Da quel momento in poi prevediamo un miglioramento su questi versanti, sottovento, ovverosia protetti dalla dorsale appenninica. Sarà allora che, tra l’altro, cominceranno ad apparire delle schiarite lungo le coste e nelle immediate vicinanze.
Chiudiamo dando cenno delle nevicate. La neve imbiancherà le Alpi, diciamo dai 1400 m del settore occidentale ai 1800 m del settore orientale. Verso sera, ovviamente, la diminuzione termica poterà ad un calo della quota e nelle Alpi occidentali potrebbe fioccare attorno ai 1200/1300 m. Insomma, una bella fase autunnale e speriamo che stavolta non si debba parlare di cronaca. Si è parlato di danni anche troppo spesso, ora sinceramente non ne abbiamo bisogno.