Iniziava così nell’autunno 2011 la stagione delle alluvioni al Nord, prima del culmine nell’evento di Genova del 4 novembre. Il 25 ottobre 2011 una serie di temporali marittimi si accanirono sull’area delle Cinque Terre tra Sestri Levante e La Spezia, dove per diverse ore si riversò un’autentica bomba d’acqua, senza lasciare scampo: paesi isolati, torrenti esondati, abitazioni allagate, strade e ferrovie interrotte da frane e smottamenti. Diverse zone finirono sotto il fango: tra le località più colpite ricordiamo Borghetto di Vara, Levanto, Bonassola, Monterosso al Mare, Vernazza ed Aulla, quest’ultima in Bassa Lunigiana. L’enorme e travolgente massa d’acqua, terra, sassi ed auto sfociò poi in mare, trascinando tutto quanto trovato sul suo percorso compresi purtroppo corpi umani. Il bilancio definitivo di questa tragica alluvione fu di 13 vittime, alcune delle quali recuperate proprio in mare addirittura nelle spiagge della Costa Azzurra.
Sul Levante Ligure, nelle fase clou, sono caduti fino a 472 mm di pioggia, mentre in Bassa Lunigiana i massimi sulle 6 ore non hanno superato i 270-280 mm. I 472 mm registrati in 6 ore a Brugnato sono un nuovo record italiano, il precedente era di 447 mm, caduti a Genova-Bolzaneto l’8 ottobre 1970 (in quella circostanza sulle 24 ore caddero 948 mm). Il totale dell’evento nella cittadina della Val di Vara è stato di 542 mm. Purtroppo il pluviometro di Monterosso si è bloccato quando la cumulata era di 315 mm, di cui quasi 290 in meno di 5 ore (a Monterosso si riferisce il video sopra). Per quanto riguarda Vernazza, mancano dati ufficiali (una stazione è stata installata solo dopo l’evento alluvionale), anche se fonti ufficiose riferiscono di un accumulo complessivo di circa 500 mm. A Levanto, altre località colpita da ingenti allagamenti, l’accumulo complessivo raggiunse circa 220 millimetri, di cui quasi tutti caduti in meno di 4 ore.