Le parole, in situazioni come l’attuale, rischiano di diventare banali. La Sardegna sta vivendo probabilmente l’evento atmosferico più drammatico della sua storia: sia per intensità, sia per la diffusione del disastro. Il bilancio delle vittime si è accresciuto nelle ultime ore, salendo a 14, e purtroppo potrebbe aggravarsi ulteriormente in considerazione dei dispersi e del fatto che molte zone colpite dall’alluvione risultano ancora irraggiungibili.
Difficile anche occuparsi del tempo, ma è il nostro lavoro e dobbiamo portarlo avanti. Difficile scrivere di previsioni e sapere che servono a poco o nulla. Ma tant’è, quella odierna è una previsione estremamente importante perché come detto in apertura il maltempo colpirà ancora. Forse non con la stessa intensità di ieri, ma osservando i modelli si scorgono – nel pomeriggio – nuovi intensi fenomeni in aree già provate dall’alluvione. La Sardegna appunto.
Raccomandiamo estrema attenzione, sembra infatti che le precipitazioni di maggiore intensità – anche a carattere di nubifragio – possano investire il settore centro meridionale della nostra Isola Maggiore, propagandosi in direzione della fascia costiera orientale. Ed anche se le quantità di pioggia dovessero essere inferiori, siamo certi che tutta l’acqua venuta giù dal cielo non sia ancora stata smaltita a dovere. Lo ripetiamo, la criticità potrebbe manifestarsi al pomeriggio.
Nel resto d’Italia, lo abbiamo anticipato in apertura, si stanno abbattendo altri violenti temporali ed in particolare lungo le coste ioniche. Migliora, soltanto in parte, la situazione sulle tirreniche ma occhio perché anche in Campania avremo violentissimi acquazzoni. Si dovrà prestare un occhio di riguardo anche al Nordest, perché tutti quei temporali attualmente presenti in Adriatico risaliranno in quella direzione apportando piogge molto forti. La quota neve, tra l’altro, sarà posizionata oltre i 1600/1800 metri.