Abbiamo osservato da diversi giorni a questa parte come, nelle frequenze dei modelli deterministici, si intravedeva questa “peculiare” possibilità. In effetti da diverse strutture elaborative messe a confronto, si coglieva una situazione che, a partire dagli ultimi giorni del mese corrente, avrebbe visto l’affermarsi di una “bolla anticlonica” sulla parte centrale del nostro mare. Sembra, alla luce delle recentissime analisi, che tale “evento” sia ormai prossimo nel verificarsi, attraverso un “happening” molto graduale. La primavera inizia a far sul serio. Inoltre nell’attuale trend modellistico, si estrapola, tranne qualche “smagliatura” temporanea, che tale situazione potrebbe protrarsi sino ai primi giorni del mese di Maggio.
In altre occasioni abbiamo parlato di come si sarebbe sviluppata tale area anticiclonica, ora riferendoci al modello delle ECMWF (Reading), carta prevista tra il 26/28 del mese in corso, possiamo ben comprendere come ciò possa avvenire:
La disposizione delle correnti alla quota di 500 hpa ci mostra, come da rielaborazione grafica, due “importanti” assi di saccatura che si disegnano, l’uno ad ovest delle coste occidentali europee, l’altro, tra Finlandia e Russia europea, disposto in maniera obliqua e sino alle coste della Turchia europea.
Tra queste due configurazioni (cavi d’onda) viene a “chiudersi” una naturale risposta a tali “salti d’onda”: la formazione di un anticiclone di matrice sub tropicale.
In effetti esso trova logica spiegazione attraverso un richiamo di aria mite, con caratteristiche stabilizzanti, che muove i suoi passi dalle coste dell’Africa settentrionale per spingersi sino all’Europa centro settentrionale (Germania). Al suo interno si rimarca, procedendo dalla base e da ovest verso est, una graduale accentuazione ti tali correnti via via sempre più calde che conferiscono alla struttura sopra descritta una configurazione a “campana” ben supportata da una base “calda” che mostra le sue radici nell’entroterra marocchino/algerino.
Desumiamo, pertanto, un graduale ristabilirsi delle condizioni attuali di variabilità atmosferica, mentre si deduce il primo “tentativo”, in ordine all’elemento termico, di affermazione primaverile.
Tornando indietro di qualche giorno, segnatamente per la data del 25 di Aprile, vi sarà un parziale tentativo di ingresso , sul nostro settore settentrionale ed in particolare del nord ovest, di una depressione atlantica. Tale “ciclogenesi”, in ogni caso, non sembra aver vita facile, nel suo incedere verso sud est, poiché già sul ponente balcanico si affermerà una prima struttura di alta.
Desumiamo, da questa analisi, che il settore settentrionale sarà quello più interessato da precipitazioni (prevalente carattere temporalesco); mentre per il resto della Penisola, con gradualità da nord a sud, si prevede una variabilità meno perturbata, con occasioni di manifestazioni temporalesche, durante le ore centrali della giornata, sulle zone interne del centro. Il sud resta ai margini estremi e inizierà a godere dei primi tepori primaverili. Nel suo complesso la giornata del 25 di aprile non si presenterà piovosa in maniera diffusa, ma circoscritta in determinate aree geografiche.