L’emergenza è ormai passata in Toscana, fra bassa lucchesia e zone limitrofe del pisano, dove al mattino del 9 ottobre si sono localmente rovesciati, sulle zone più colpite, fino a 150-160 mm nello spazio d’appena un paio d’ore. Inevitabili le frane e gli smottamenti, con molti canali esondati. Il miglioramento attuale dovrebbe rivelarsi solo una tregua, con il pericolo che il maltempo torni di nuovo insidioso venerdì, per l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica. Gli ultimi aggiornamenti sembrano aver in parte accentuato il peso del maltempo, che non è dato sapersi in quali zone potrebbe colpire con maggiore forza. Tuttavia, dopo mesi di eccezionale siccità (tra l’altro non ancora scongiurata del tutto), il rischio è che si possa configurare il problema opposto, con piogge eccessive che cadono tutte insieme.
Tornando a quanto accaduto il 9 ottobre, sono stati segnalati allagamenti ingenti in diversi paesi. Anche la città di Lucca è andata in difficoltà per le abbondanti piogge della mattinata, con numerose criticità emerse su diverse zone della città. Nell’Oltreserchio si è concentrata una quantità di pioggia impressionante che non ha potuto che creare molti problemi su un reticolo idraulico che peraltro risulta particolarmente compromesso. A proposito delle piogge sul bacino del fiume Serchio, la cartina in basso mostra in modo netto l’elevatissima concentrazione delle piogge nei dintorni di Lucca, soprattutto appena a sud-ovest, dove si sono misurati i massimi picchi pluviometrica.