Dopo le forti grandinate giunte nel week-end di Pasqua, l’Emilia orientale ha sperimentato ieri pomeriggio il primo tornado della stagione.
A causare questo fenomeno estremo che ha colpito la zona ferrarese tra Berra, Cologna e Alberone, è stata l’intrusione di aria fredda in quota dai quadranti occidentali andata in convergenza con i venti caldo umidi (le temperature massime registrate nella zona sono state superiori ai 20°C) provenienti da sud/sud-est. Evento tipico delle pianure statunitensi dove infatti si ha in primavera un’alta concentrazione di eventi tornadici.
La tromba d’aria ha poi passato il Po e si è diretta verso il rodigino, colpendo il paese di Crespino.
Notevoli i danni registrati ai capannoni di alcune aziende della zona, con tetti divelti e caduta di calcinacci (immagini tratte da video pubblicati su internet), tali fa far pensare ad una classificazione dell’evento almeno di livello F1 (in una scala che va da 0 a 5).
La perturbazione transitata negli ultimi due giorni al Nord Italia è stata la più intensa dall’autunno scorso, portando finalmente piogge diffuse e piuttosto abbondanti su gran parte del Centro-Nord Italia e nevicate a quote decisamente basse per la stagione al Nord-Ovest. Ma per recuperare il deficit idrico ci sarà bisogno di altre perturbazioni durante il mese di maggio.