Nei giorni scorsi vari stati appartenenti a quella che in gergo viene denominata “Tornado Alley” (ovviamente Stati Uniti), hanno dovuto affrontare gli effetti devastanti di enormi supercelle temporalesche capaci di produrre grandine enorme e rovinosi tornado .
Ciononostante, un po’ come già accaduto nel 2015, le tempeste sono in numero minore e meno terribili che in passato. Il numero totale è ben al di sotto della media 2005-2015: si osservi la mappa successiva:
In questo grafico possiamo vedere rappresentata in rosso l’andamento 2016 mentre col grigio scuro è rappresentata la media 2005-2015. Media che si attesta a 485 tornado, a fronte dei 339 fino al 28 aprile di quest’anno. Nel 2015 successe qualcosa di simile ma la tendenza fu ancora più marcata. Ci fu soltanto un mese, quello di maggio, che si avvicinò alla media di riferimento. Ecco il grafico relativo:
Un’attività al di sotto della media pare sia relazionata con El Nino che ha caratterizzato lo scorso anno e la prima metà del 2016. Sono diversi gli studi a supporto di questa tesi, così come sono molti gli studi che relazioni La Nina a un incremento dell’attività tornadica. (un esempio in tal senso ci viene dal 2011).