Crollo termico sui rilievi alpini e dei paesi della ex Jugoslavia mercoledì 13 aprile. Sulle Alpi, queste alcune temperature registrate: Jungfraujoch (Svizzera, m 3580) -19,9°C, Corvatsch (Svizzera, m 3315) -16,8°C, Sonnblick (Austria, m 3105) -15,7°C, Zugspitze (Germania, m 2962) -15,4°C, Weissflujoch (Svizzera, m 2690) -13,3°C, Monte Rosa Huette (Svizzera, m 2885) -11,9°C, Saentis (Svizzera, m 2490) -11,4°C, Patscherkofel (Austria, m 2290) -10,2°C. In Slovenia, Kredarica (m 2500) -11,8°C, in Bosnia -9,6°C alla Bjelasnica (m 2090), dove una bella nevicata (22 mm di precipitazione nevosa tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì) ha fatto crescere il manto nevoso da 27 a 41 cm. Neve abbondante anche allo Zavizan (m 1597, Croazia), con 46 mm di precipitazione e 28 cm di manto bianco fresco al suolo.
Si è rivista la neve a quote collinari in Germania. 29 mm di precipitazione quasi tutta nevosa hanno lasciato 6 cm di manto bianco a Zinnwald (m 882), 9 cm al Fichtelberg (m 1215), 5 ai 1446 metri di Grosser Arber, 2 ai 977 metri di Hohenpeissenberg. Neve senza accumulo anche a Garmisch (m 720), Oberstdorf (m 810), Kempten (m 705), Zwiesel (m 612). Rovesci di neve tonda durante la mattinata anche a Monaco, sia in città che all’aeroporto.
Freddo, pioggia e neve fino in collina anche in Repubblica Ceca. 2 cm ai 1122 metri di Churanov e ai 1324 di Lysa Hora, 6 a Serak (m 1328), ben 7 agli 816 metri di Pec Pod Snezkou, 1 a Svratouch (m 735), neve senza accumulo a Milesovka (m 837), Cervena (m 750), Usti Nad Orlici (m 402), Kostelny Myslova (m 569), Karlovy Vary (m 603).
Fargo è un importante centro del North Dakota, negli Stati Uniti settentrionali. Nei giorni scorsi la città è stata alluvionata a causa dell’esondazione del Red River. Sono piuttosto frequenti le esondazioni, in quella zona, soprattutto in primavera, ma nella notte tra sabato 9 e domenica 10 aprile l’acqua a Fargo è stata molto alta, solo tre volte in passato si sono avute inondazioni peggiori. Si sono registrati solo danni a infrastrutture e non alle persone (alcuni abitanti in difficoltà sono stati tratti in salvo in tempo) e a tutti i residenti è stato consigliato di non uscire di casa e razionare l’acqua potabile. Soprattutto nella parte settentrionale della Red River Valley (il fiume scorre da sud a nord) vi sono stati grossi problemi. Anche tra domenica e lunedì le inondazioni sono proseguite in North Dakota e in diverse zone del Midwest, in particolare il Red River è esondato in più punti tra Fargo e Moorhead, in Minnesota. Sono state chiuse strade per quasi cento chilometri nella sola contea di Cass, dove si trova anche Fargo. Per quanto le alluvioni primaverili nel Midwest siano praticamente un’abitudine, poche altre volte nella storia si sono verificate con questa entità. Il National Weather Service ha riportato un livello massimo del fiume, a Fargo, di 38,75 piedi alle 18.15 di domenica. Le tre sole piene maggiori sono state 40,84 piedi nel 2009, 39,72 piedi nel 1997, 39,10 piedi nel 1897.
Tempesta di sabbia in Kuwait mercoledì 13 aprile. Al Kuwait International Airport la visibilità è stata sempre inferiore ai 700 metri dalle 6 del mattino alle 5 del pomeriggio, rimanendo in questo periodo quasi sempre intorno ai 300 metri, con venti da nord intorno ai 30-35 km/h. Ancora vento da nord e polvere nel tardo pomeriggio e in serata, con visibilità però un po’ migliorata (fino a 2 km). Polvere e sabbia hanno schermato il sole e ne è risultata una massima di soli 25,2°C, contro i 31,5°C della media delle massime di aprile. Interrotta in Kuwait l’attività portuale e quindi l’esportazione di petrolio, chiuse le scuole. Bloccati i voli in arrivo, mentre molti sono riusciti a decollare.
Anche ad Abadan, nell’Iran meridionale, tempesta di sabbia e polvere mercoledì, con visibilità inferiore ai 100 m dalle 5.30 a mezzogiorno e ancora di 3-400 metri nel primo pomeriggio, quando il vento soffiava a 50 km/h. Coinvolto nella tempesta anche il sud dell’Iraq, a Nasiriya la visibilità era intono ai 200 metri già a mezzanotte e solo dopo le 14 è riuscita a superare i 1000 metri. Già alle 19 di martedì il fronte aveva raggiunto Baghdad, avvolgendola in una nube di sabbia e polvere, con visibilità di soli 100 metri tra le 19 e le 20, con raffiche da nord fino a 63 km/h. Visibilità ancora scarsa, ma con graduale miglioramento, nella capitale irachena nelle prima metà di mercoledì, situazione molto migliore nel pomeriggio, ma sempre con venti freschi da nordovest e massima di soli 21,8°C, 6°C sotto media.
Freddino anche in Giordania e Siria. Amman e Damasco, le due capitali, hanno avuto mercoledì 13 aprile estremi termici 8,2°/15,5°C e 3,2°/19,2°C, contro medie di aprile 9,2°/22,5°C e 7,0°/24,1°C. Nel nord della Siria, 2,7°/17,4°C ad Aleppo, contro 9,3°/22,2°C di media.
Continua la fase fresca anche in Egitto. Mercoledì 13 aprile, estremi 12,7°/20,2°C ad Alessandria, 13,6°/19,5°C a Port Said, 12,6°/22,6°C al Cairo, 9,6°/25,0°C a Minya, 10,8°/24,6°C ad Asyut. Queste le medie di aprile: Alessandria 13,5°/24,4°C, Port Said 16,3°/22,5°C, Il Cairo 14,7°/28,4°C, Minya 12,6°/31,2°C, Asyut 14,5°/31,4°C.
Piogge molto intense nelle Solomon Islands, nel Pacifico Meridionale, mercoledì 13 aprile. Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 117 mm a Santa Cruz, 68 a Honiara, 65 a Honiara-Henderson.
Martedì 12 aprile le piogge erano state intense in Tasmania e nel Victoria, nel sudest dell’Australia. Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 136 mm a St.Helens, 100 a Friendly Beaches, 69 a Maria Island, 68 a Latrobe Valley, 60 a Melbourne.