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Torna l’Alta Pressione, spartiacque tra l’Atlantico e l’Inverno

di Ivan Gaddari
07 Nov 2011 - 13:14
in Senza categoria
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Nei prossimi giorni si strutturerà un blocco anticiclonico in seno all'Europa occidentale e settentrionale. Ad est si isolerà un nucleo d'aria fredda che potrebbe farsi largo verso l'Italia, mentre le perturbazioni atlantiche verranno dirottate in pieno Oceano. Rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.
Le ultime forti piogge:
l’incursione perturbata ha isolato un minimo ciclonico a ridosso della Sardegna. Il Vortice continuerà a sospingere nubi e piogge nelle solite zone, ma pian piano si propagherà al Meridione e l’instabilità prenderà il sopravvento nelle regioni del Mezzogiorno.

L’Alta Pressione Scandinava:
il miglioramento che si manifesterà nelle regioni Settentrionali è riconducibile al ritorno dell’Anticiclone alle nostre latitudini. La struttura è sempre quella, formatasi settimane or sono tra la Scandinavia e la Russia Europea. Ancora una volta sfrutterà l’aiuto dell’Alta delle Azzorre, che si è già impadronita della parte occidentale della Penisola Iberica.

L’Atlantico da una parte, il freddo dall’altra:
il blocco anticiclonico si posizionerà in modo tale da convogliare aria molto fredda sulla parte orientale del Continente, mentre l’Atlantico dovrebbe approfondire una nuova saccatura a largo del Portogallo. Quest’ultima si rivelerà essenzialmente nel pompare aria calda alla base della struttura altopressoria, rafforzandola. Quel che è certo è che le perturbazioni atlantiche troveranno la strada sbarrata, mentre prende corpo l’ipotesi delle prime ingerenze fredde sulla parte orientale peninsulare.

Arriverà il freddo?:
Il Modello Americano GFS sembra di quest’idea. Molto dipenderà dall’esatta collocazione del blocco anticiclonico, ma è interessante notare come negli ultimi run si intraveda la retrogressione di un nucleo d’aria fredda sin sui Balcani. La sua influenza coinvolgerebbe maggiormente le regioni orientali, mentre sulla parte occidentale si avrebbe una maggiore ingerenza altopressoria. E’ un’ipotesi, è vero, ma l’arco temporale che ci separerebbe dall’eventuale ingresso dei primi refoli d’aria fredda non è poi così ampio. Si parla del prossimo weekend.

Focus: evoluzione sino al 20 novembre 2011
Il maltempo continuerà a stazionare sul Nordovest per altre 24-36 ore, poi abbandonerà la scena su tutto il Settentrione e si attarderà nelle regioni Meridionali. Intendiamoci, al Sud non pioverà quanto ha piovuto al Nord, più che altro si avrà una certa instabilità che produrrà dei rovesci e qualche temporale. Le precipitazioni potrebbero attardarsi per più giorni a causa di iniezioni d’aria fredda provenienti da est. Nel contempo il Centro Nord – soprattutto la parte tirrenica – godrà di un netto miglioramento ad opera del consolidamento anticiclonico.

L’alta pressione sembra in grado di permanere sulla parte occidentale peninsulare, ove inizialmente si avranno condizioni climatiche diurne gradevoli tale da indurre – vista la differenza termica giornaliera – il ritorno delle nebbie nelle ore più fredde. E’ da valutare se il nucleo d’aria fredda che si muoverà verso ovest avrà l’energia sufficiente per forzare la struttura anticiclonica.

Evoluzione sino al 25 novembre 2011
Difficile dire quali saranno gli scenari meteorologici di fine mese. Al momento propendiamo per un’ultima decade relativamente fredda ma con poche precipitazioni.

In conclusione.
Ci si avvia a grandi passi verso l’Inverno, ma prima di trarre i bilanci autunnali preferiamo attendere qualche altra settimana. Al momento, che lo si voglia o no, è un Autunno ricco d’eccessi.

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