Ormai è trascorso quasi un mese dalla devastante alluvione che aveva messo in ginocchio Genova, un evento tremendo che era giunto appena pochi giorni dopo l’altro episodio di maltempo killer sulle Cinqueterre. La furia delle precipitazioni non aveva lasciato scampo e per fortuna nelle ultime settimane l’anticiclone ha regalato un periodo di calma con sole. L’assenza di precipitazioni ha aiutato ma, nelle zone più colpite, le ferite sono ancora vive e siamo ancora ben lontani da un ritorno alla normalità.
In questo primo giorno di dicembre il bel tempo ha abbandonato la regione per far posto ad una copertura nuvolosa diffusa e sempre più compatta: sono queste le conseguenze di un richiamo d’aria umida sud/occidentale, che va ad addossare alle creste appenniniche le nubi nate sul mare. Si sono così generate le prime deboli pioviggini, tuttavia incapaci per il momento di dar luogo a fenomeni degni di nota, anche su tutta la fascia dell’entroterra maggiormente esposta all’impatto orografico dei venti meridionali.
L’ulteriore erosione di quel che resta dell’anticiclone, determinata dall’approfondimento di un vortice di bassa pressione sul Mediterraneo Occidentale, contribuirà ad acuire la ventilazione meridionale, che andrà probabilmente a convergere, come capita sovente, con un risucchio di venti freschi padani nei bassi strati in uscita verso le zone costiere fra genovese e savonese. Non mancheranno piogge più organizzate, anche a carattere di rovescio, nel corso della giornata di venerdì.