Siamo oramai alle porte del periodo forse tra i più importanti dal punto di vista vegetale. Molte colture iniziano a mostrare evidenti i segni del prossimo risveglio vegetativo, mentre le più precoci, tra le quali molte specie arboree della flora mediterranea, hanno già i fiori. Una fese che predispone alla futura produzione, sia essa erbacea che arborea.
È chiaro pertanto che organi così delicati come i fiori, dai quali prendono poi vita i frutti, risentono più di altri organi delle condizioni meteorologiche, specie quando esse si mostrano avverse. Ed osservando le previsioni per la prossima settimana, è previsto un peggioramento di stampo invernale.
Or bene, va subito detto che le temperature, con buona probabilità, non faranno di certo registrare dei valori tali da arrecare particolari preoccupazioni, tuttavia saranno da monitorare con attenzione le precipitazioni. In montagna si potranno difatti avere nevicate anche abbondanti, tali da provocare accumuli sugli organi legnosi. Se a ciò aggiungiamo le possibili gelate notturne, vi sono reali pericoli per i tessuti vegetali ed i fiori appunto.
Differente il discorso per quel che concerne la collina e la pianura, laddove si avranno piogge diffuse, localmente a carattere di rovescio o temporale, in particolare sul versante del medio Tirreno. Situazione, questa, che può portare a danneggiamenti fiorali, con caduta degli stessi. Non vi saranno invece fenomeni legati al gelo, in quanto, lo ribadiamo, le temperature non saranno tali da causare particolari disagi durante le ore della notte.
Una fase che si annuncia pertanto complessa e da monitorare con attenzione. Il consiglio è quello di mettere in atto tutte quelle misure preventive che possono in qualche modo limitare drasticamente la percentuale di danno agli organi vegetali. Un invito preciso a tutti coloro che per lavoro traggono guadagno dalla coltivazione delle specie vegetali. Arboree o arbustive.