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TLC e Uragani sul Mediterraneo, eventi davvero eccezionali? Ecco cosa accadde nel settembre ’83

di Mauro Meloni
08 Nov 2011 - 18:56
in Senza categoria
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Immagine satellitare del settembre 1983 (tratta dal sito https://www.medicanes.altervista.org/): vediamo una depressione catalogata come "tropicale" e denominata Callisto, in posizione decisamente simile a quella assunta attualmente da Rolf.
Il Mar Mediterraneo è uno fra i più ciclogenetici al mondo: ben sappiamo come fra le peculiarità del nostro clima ci sia quello di generare e forgiare le depressioni provenienti dall’Atlantico, che talvolta vengono così esaltate nel loro potenziale perturbato. Ciò accade soprattutto in autunno e ad inizio inverno, quando peraltro il mare possiede ancora immagazzinato al suo interno parte del calore accumulato in estate. La quasi totalità di queste ciclogenesi sono però di tipo extratropicale, ma qualche volta può accadere che queste depressioni possono degenerare in veri e propri piccoli cicloni di tipo tropicale, come abbiamo avuto modo attualmente di appurare con l’evoluzione dell’attuale depressione Rolf.

Questi cicloni tropicali prendono il nome di TLC (Tropical Like Cyclones), vere e proprie tempeste mediterranee temporalesche, dal cuore caldo, simili agli uragani delle latitudini sub-tropicali. La loro intensità viene stimata con una scala di intensità simile a quella dei cicloni tropicali atlantici, cioè la scala Saffir-Simpson, che suddivide i cicloni in base alla potenza dei venti: si parte dalla depressione tropicale (Mediterranean Tropical Depression) se il vento massimo non supera i 63 km/h fino agli uragani se invece i venti attorno all’occhio del ciclone arrivano a raggiungere o superare i 118 km/h.

A partire dagli anni 2000, è stata coniata la definizione di “Medicanes”, che racchiude due parole per descrivere la forma più rara ed intensa dei tipi di TLC nel Mediterraneo, ovvero i “Mediterranean Hurricanes”. Non sappiamo dirvi se il nostro sistema tropicale Rolf abbia fatto registrato venti sopra la fatidica soglia dei 118 km/h per poter essere catalogato come Uragano Mediterraneo, ma di certo si tratta di un vero e proprio sistema tropicale. Nel passato anche recente si sono avute tempeste di questo tipo sul Mediterraneo, nel 2005 si sono contati addirittura 4 eventi.

La maggiore frequenza di queste tempeste tropicali si riscontra generalmente sulla parte medio-bassa del Mediterraneo, dai settori compresi fra Baleari e coste nord-africane, fino a parte dei mari italiani (Basso Tirreno, Ionio e bacini circostanti le due Isole Maggiori), il Mar Libico, ma anche il settore dell’Egeo. La posizione di Rolf (tra la Corsica ed il Golfo del Leone) effettivamente è piuttosto inconsueta, ma come abbiamo già anticipato è potuto degenerare in tempesta tropicale in tale posizione per la presenza di acque relativamente calde rispetto alla norma (temperature superficiali attorno ai 20-21 gradi).

Fra i casi storici degli ultimi decenni, solo una volta si è avuto un sistema tropicale mediterraneo più o meno nella stessa posizione: dobbiamo tornare indietro a fine settembre 1983, con la depressione stile-uragano denominata Callisto. In realtà la tempesta era nata fra Tunisia e Sardegna ed investì in pieno l’Isola con nubifragi, venti violentissimi e grandinate di grossa taglia, prima di spostarsi ulteriormente verso nord-ovest per collocarsi in mare aperto, lambendo le coste occidentali della Corsica dove torna ad intensificarsi assumendo la forma molto ben definita con occhio al centro.

Va detto in conclusione che uragani enormi e potenti (cat-3-5) non potranno mai formarsi nel Mediterraneo perché hanno effettivamente bisogno di un oceano e temperature superficiali dell’acqua costantemente al di sopra dei 26°C per formarsi ed intensificarsi, ma in particolari condizioni, un piccolo uragano di categoria 1 può nascere anche in circostanze diverse, temperature marine minori e in minor spazio proprio come capita talvolta proprio sul Mare Nostrum.

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