Possiamo considerare quella in essere la seconda fase estiva della stagione, forse sarebbe opportuno definirla la prima, visto che la precedente capitò nel mese di Maggio. Anche se il comune denominatore è rappresentato dal consolidamento dell’Alta Pressione nord africana, potrebbero esservi delle differenze sostanziali legate sia all’intensità del caldo, sia alla durata dell’azione stabilizzante. All’ora si raggiunsero picchi termici tipici di agosto, stavolta le temperature paiono destinate a non varcare la soglia dei 33-34 gradi, forse in alcune località si potranno raggiungere i 35, e saranno comunque valori di tutto rispetto.
Se ci prendessimo la briga di osservare con attenzione l’immagine satellitare del primo mattino potremmo identificare facilmente la causa del consolidamento anticiclonico. Un affondo di una saccatura oceanica verso l’Atlantico portoghese richiama masse d’aria calda dal Marocco in direzione della Penisola Iberica. La Spagna, nella giornata di ieri, è stata difatti l’area più calda del Continente, i valori termici hanno toccato punte di 40 gradi di massima, la stessa Capitale, posta a 600 m di quota circa, su un altopiano, ha fatto bloccare il termometro a 35 gradi.
Ciò significa che il perno principale del complesso anticiclonico è ancora situato ad ovest della nostra Penisola, ma tra oggi e la giornata di lunedì assisteremo ad un parziale spostamento verso est, ciò significa che l’aria calda inizierà a fluire anche sull’Italia. A risentirne maggiormente dovrebbero essere i settori occidentali peninsulari, le Isole e il Sud, ma le temperature cresceranno un po’ dappertutto portandosi decisamente al di là della norma stagionale.
Venendo al tempo odierno, come scritto in apertura il sole brillerà da Nord a Sud per buona parte della giornata. Il riscaldamento diurno favorirà la genesi di diverse celle temporalesche a ridosso di diverse aree montane, sia alpine che appenniniche. Fenomeni di calore tipici del periodo, che interesseranno essenzialmente le Alpi orientali tra Veneto e Friuli, ma anche talune zone appenniniche comprese tra l’Abruzzo, il Molise, la Campania e la Puglia settentrionale. Non è da escludere qualche sporadico fenomeno anche nell’Appennino tosco-emiliano, assai localizzato e in rapido esaurimento serale.
Per quel che concerne i venti, saranno un po’ ovunque deboli variabili, di brezza lungo i litorali. Permarranno settentrionali solamente sul basso Adriatico e nello Ionio Settentrionale, ma in fase di attenuazione. Le temperature sono attese in lieve aumento sui settori occidentali peninsulari, specie sulla Sardegna.