PROVE GENERALI DEL BEL TEMPO* – Il contesto meteo è sensibilmente mutato rispetto ai primi giorni d’aprile: le perturbazioni oceaniche transitano ora a latitudini più settentrionali, senza più coinvolgere direttamente il bacino del Mediterraneo. La posizione della depressione atlantica è più alta, in prossimità del Regno Unito; contestualmente, è arretrato verso nord anche quel lago d’aria molto fredda artica che dominava su oltre metà del Continente, responsabile di uno dei marzo più rigidi dell’ultimo secolo. In sostanza, gli scenari barici stanno tornando sulla falsariga di quelli che dovrebbero essere in questo periodo: si riaffacciano così gli anticicloni in sede mediterranea, anche se per il momento ancora in modo non troppo efficace, attendendo a partire dal week-end una parentesi meteo decisamente più stabile.
ULTIME INSIDIE, PERTURBAZIONE IN VISTA – L’alta pressione è ancora troppo debole per riuscire a respingere i nuovi assalti perturbati di provenienza atlantica: un sistema frontale più organizzato si osserva arrivare verso la Francia e sarà esso responsabile della nuova crisi al bel tempo, che si inizierà a concretizzare nelle prossime 24 ore. La giornata odierna è stata caratterizzata da condizioni meteo decisamente discrete, un po’ ovunque: il sole ha dominato anche al Nord, pur con la presenza di nubi basse e qualche nebbia mattutine specie fra il Nord-Est e l’Emilia Romagna. Più efficace l’anticiclone al Centro-Sud, anche se il flusso di correnti umide occidentali ha favorito l’addensarsi di annuvolamenti verso la dorsale appenninica, anche se a carattere perlopiù innocuo.