Il processo di appassimento è senz’altro un fenomeno naturale, un po’ come capita negli esseri umani con l’invecchiamento. Ma quando la carenza di pioggia si fa importante, le piante attuano dei meccanismi di protezione che le portano a chiudere gli stomi riducendo la traspirazione. Si ha, così, un graduale disseccamento delle parti verdi, ripristinate non appena l’acqua torna ad essere disponibile. Ma se ciò non avviene, si può arrivare alla morte della pianura.
E’ quanto sta avvenendo in vari stati americani, soprattutto in Texas, dove a causa della gravissima siccità, nel corso del 2011 sono appassiti più di 300 milioni di alberi. I dati pubblicati dagli studiosi dell’Istituto per la ricerca forestale del Texas, illustrano la portata del fenomeno. Si pensi, ad esempio, che dal conteggio sono stati esclusi gli alberi nelle aree urbane.
In precedenza, lo stesso gruppo di ricerca presentò un altro preoccupante bilancio: quasi 6 milioni di alberi appassiti nei parchi in varie città in Texas. In alcune foreste e parchi, le autorità forestali hanno dovuto tagliare migliaia di alberi che minacciavano la sicurezza degli esseri umani o degli animali.
Il Servizio Forestale dello Stato sta cercando di porre in essere delle misure per contrastare, o ripristinare, le perdite. “La siccità dello scorso anno è stata un’esperienza traumatica, soprattutto per i proprietari privati di foreste che traggono profitto dalle varie operazioni in bosco. Non dimentichiamoci che la foresta è un “corpo elastico”, quando cioè il vecchio albero cade, il suo posto viene preso sempre da una pianta più giovane”, ha dichiarato Burl Carraway, capo del dipartimento presso il Servizio Forestale del Texas.
Ovviamente è necessario che gli alberi giunti a maturità vengano sostituiti con altri più giovani già presenti. Le varie operazioni silvo-colturali consentono al bosco di perpetuarsi, ma nel momento in cui intervengono fattori esterni come calamità naturali improvvise, la situazione si complica. E’ quanto accaduto nel 2011/2012, a seguito della tremenda siccità tuttora in atto. La perdita di enormi superfici forestali non può essere presa alla leggera, perché il tempo che ci vorrà a ricostituire il patrimonio preesistente sarà senza dubbio maggiore di quelle necessario alla sua distruzione.