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Testa a testa tra Anticiclone delle Azzorre e Vortice Polare

di Pierfranco Serra
24 Mar 2009 - 15:51
in Senza categoria
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Nel fine settimana, saccatura atlantica in penetrazione mediterranea con classica evoluzione a pendolo. Notevole rimonta calda pre-frontale, specie al Sud Italia. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
Un’ondulazione ciclonica, figlia dell’intensa e fredda attività depressionaria russo-scandinava, abbraccia in queste ore buona parte delle regioni italiane. Il minimo pressorio ad essa collegato scivola rapidamente verso l’area ellenica, accompagnato da sostenute correnti in quota tendenzialmente nord-occidentali (foehn sul Nord-Ovest italico).

Un nocciolo freddo nella media troposfera (5500 metri circa) con termiche tra i -32°C/-30°C, seguirà lo spostamento del minimo barico, percorrendo in giornata tutta la dorsale appenninica peninsulare. Dalla serata, un mantello di termiche nella bassa troposfera (1500 metri circa) comprese tra 0°C e -4°C (specie in Adriatico) dilagherà sulla nostra Penisola.

In aperto Atlantico e su parte dell’Europa occidentale, l’alta pressione delle Azzorre limita l’efficacia delle ondulazioni meridiane fredde di un attivo Vortice Polare.

Tra mercoledì e giovedì, l’Italia reciterà la stessa piccola parte all’interno di un copione elaborato e scritto dall’alta pressione dinamica oceanica e dall’attività vorticosa polare.

Ancora flusso di correnti nord-occidentali in quota, che sfruttano il bordo orientale dell’alta pressione con l’intento di far scivolare sulla nostra Penisola aria (in quota) di derivazione artica, destabilizzando i cieli specie sulle regioni del Centro e del Sud.

Proprio giovedì, aria piuttosto fredda nella media troposfera (-32°C/-30°C), riuscirà a scivolare sopra le Nostre regioni nord-orientali e lambire appena il settore adriatico. Nessuna nuova e negativa novità per ciò che concerne le temperature nella bassa troposfera, rapidamente aumentate già nella giornata di mercoledì.

Venerdì, un’erezione più convinta dell’alta pressione dinamica oceanica in aperto Atlantico, darà fiducia all’attività vorticosa polare tra Isole Britanniche e Penisola Scandinava. Tale attività ciclonica, sfruttando l’avamposto ciclonico (goccia fredda) che da giorni agisce tra coste marocchine e portoghesi, traccia la strada sull’Ovest europeo con un timido trend ondulatorio meridiano freddo.

Sull’Italia le correnti si dispongono da sud-ovest, portando nuvole specie al Nord e sul versante tirrenico. Importante risposta pre-frontale di matrice sub-tropicale africana sul Mediterraneo occidentale, tra la sera-notte la +14°C! nella bassa troposfera insidierà le coste sud-occidentali sarde.

Sabato, il getto dell’attività ciclonica nord-atlantica si porterà sin giù verso l’entroterra algero-marocchino. Avanza la saccatura, con il classica evoluzione a pendolo.

Correnti di scirocco sulla nostra Penisola, piogge in intensificazione al Nord e sulle regioni del Centro. Il Sud ancora al riparo e sottoposto al richiamo caldo e secco sub-tropicale africano, con la termica +16°C! nella bassa troposfera che si porterà sulla Sicilia.

Quale evoluzione?

Il medio termine secondo il modello americano

Secondo il modello americano in esame, domenica e i primi giorni della prossima settimana, la saccatura nord-atlantica farebbe passi importanti verso il Mediterraneo centrale, coinvolgendo con una moderata attività ciclonica la nostra Penisola.

Un rinforzo poi del flusso zonale sul bordo settentrionale dell’alta pressione delle Azzorre, sarà causa del taglio operato più o meno a metà della saccatura di cui sopra. Timido cut-off e situazione di stagno barico mediterraneo, con instabilità che si potrebbe protrarre per buona parte della prossima settimana, specie sul Centro-Sud Italico.

L’alta pressione dinamica oceanica si distenderebbe per paralleli su buona parte del Vecchio Continente.

Monitoriamo con attenzione.

Il lungo termine secondo il modello americano

Alta pressione e tentativi depressionari nord-europei.

E’ ancora presto, ci ritorneremo.

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