L’alta pressione si è stabilita già da diversi giorni sul bacino centrale del Mediterraneo e appare assai difficile da scalfire, come spesso accade quando l’attività delle depressioni islandesi è molto forte alle alte latitudini. Tuttavia l’anticiclone, attualmente in piena forma, raggiungerà la propria espansione apicale entro la prima parte di questa settimana. Osservando le ultime emissioni GFS, vengono alla luce alcune insidie già fra giovedì e venerdì: l’anticiclone non avrà più tutto lo strapotere di questi giorni e alle quote superiori s’infilerà un piccolo nocciolo d’aria fresca atlantica, probabilmente sufficiente ad innescare una lieve condizione d’instabilità sul Nord Italia. In queste prossime due mappe possiamo meglio notare l’intrusione della piccola goccia fredda sul Nord, all’interno del dominio anticiclonico, fra giovedì 19 e venerdì 20 Novembre.
Quest’evoluzione non appare tuttavia avvalorata da tutti i modelli di previsione. Osservando il raffronto di ECMWF, per la notte fra giovedì e venerdì, non si palesa nessuna goccia fredda in transito sul Nord Italia. Tuttavia, l’anticiclone afromediterraneo inizierà a “soffrire” sul suo lato occidentale la spinta di un’ondulazione ciclonica atlantica che tenterà d’avanzare dalla Penisola Iberica.
Bene o male, l’alta pressione, seppure in fase di stanca, sembra comunque intenzionata a reggere agli attacchi atlantici, che potrebbero solo lambire a tratti il Nord Italia. Un’ipotesi di cambiamento più corposo si conferma solo in prossimità di fine mese, come si può chiaramente notare dalla mappa multimodel, che rappresenta una media fra GFS ed ECMWF, per il prossimo 26 Novembre.