Una prolungata sequenza di scosse sta interessando da domenica sera il Sannio, con epicentro delle scosse nel beneventano tra San Leucio del Sannio e Ceppaloni. Numerose le scosse, di cui una stamane alle ore 11.27 di magnitudo 3.2 ad una profondità di circa 11 chilometri.
Varie scosse di entità simile sono state registrate nelle ore anche successive. Cresce la paura quindi nell’area compresa tra Ceppaloni e San Leucio del Sannio, ma la sequenza sismica è stata nettamente avvertita anche nella città di Benevento.
Il ripetersi delle scosse non lascia tranquilli gli abitanti, tanto che molte scuole sono state chiuse per precauzione. Tra l’altro proprio in questi giorni cade l’anniversario del grande terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980.
Al momento poco si può dire sulle cause di questo sciame sismico, se sia un fenomeno isolato o qualcosa di più. La sismicità interessa infatti un’area ad alta pericolosità sismica, come tutto l’Appennino Meridionale, dove si deve essere preparati alle emergenze sismiche.
L’INGV sta attentamente monitorando la situazione, ma ha evidenziato che è abbastanza usuale che si verifichino piccole sequenze sismiche, con decine o centinaia di terremoti che spesso non portano ad eventi più forti.
Va precisato che con le conoscenze scientifiche attuali, i terremoti non si possono ancora prevedere. In sostanza nemmeno l’INGV può escludere il verificarsi di scosse più forti, in un’area sismica laddove però negli ultimi anni la sismicità non è stata molto frequente.