L’elemento saliente a breve termine.
I primi sbuffi d’aria umida stanno raggiungendo le regioni del Nord e domani, a causa di una profonda depressione in fase di approfondimento sulla Penisola Iberica, giungerà la parte avanzata di un perturbazione che determinerà un progressivo peggioramento.
L’elemento saliente a medio termine.
La lenta evoluzione verso est del sistema perturbato farà sì che inizialmente si inneschi un flusso d’aria calda verso le Isole e il Sud Italia, mentre nell’Italia Settentrionale si registrerà il transito di vari impulsi perturbati che causeranno condizioni di maltempo. Nei giorni successivi la depressione dovrebbe giungere in Italia e le condizioni meteo potrebbero divenire cattive su tutte le regioni. Oltre alle precipitazioni, correnti ben più fresche determineranno un consistente calo termico.
L’elemento saliente a lungo termine.
Le proiezioni mattutine evidenziano, e confermano, la coriacea resistenza del blocco anticiclonico in Atlantico. L’intero sistema sembra sia destinato a ruotare parzialmente verso nordest, innescando ulteriori apporti d’aria fresca e instabile.
Il trend a lungo termine:
L’Italia potrebbe così subire gli effetti di una persistenza circolazione ciclonica, alimentata dall’aria più fredda proveniente dall’Europa Nord orientale. Ovviamente è soltanto un’ipotesi, ma considerando che fu proposta anche in altri editoriali, crescono le probabilità.
Elementi di incertezza:
Oramai appare pressoché certo l’interessamento dell’Italia ad opera della saccatura d’aria Artica diretta sull’Europa occidentale. Nel suo tragitto verso est perderà parte della caratteristiche originarie, ma sarà comunque in grado di determinare un consistente peggioramento. L’evoluzione successiva verrà condizionata dalla tenuta del blocco anticiclonico, che potrebbe come detto generare ulteriori impulsi d’aria fredda. Oltre alla persistenza, sarà interessante comprendere se effettivamente avverrà l’inclinazione verso nordest oppure no.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico medio peninsulare appaiono evidenti due picchi termici. Il primo, da lunedì, sarà positivo e causato dalla risalita d’aria calda dal nord Africa. A seguire si dovrebbe manifestare una cospicua diminuzione, i valori potrebbero calare in diverse zone anche di 10-12 gradi. E l’anomalia negativa potrebbe protrarsi per buona parte della prima decade.
L’andamento precipitativo conferma la tendenza degli aggiornamenti precedenti, nei quali evidenziammo la netta ripresa dei fenomeni e sostenemmo che probabilmente molte regioni peninsulari potrebbero registrare importanti surplus pluviometrici.
Focus: evoluzione sino al 13 maggio 2010
Domani, 1 Maggio, le condizioni meteo tenderanno al peggioramento nelle regioni dell’Italia Settentrionale. Giungeranno nubi e precipitazioni, più probabili nelle aree alpine ove potranno assumere forma temporalesca. Qualche precipitazione riuscirà ad espandersi anche sulla Toscana Settentrionale e in Sardegna. Nei giorni a seguire le nubi cresceranno su tutte le altre regioni, ma mentre al Nord si concretizzeranno vari peggioramenti, al Sud e nelle Isole vi sarà un temporaneo richiamo d’aria molto calda dall’Africa.
Lo spostamento del mulinello ciclonico verso est porterà la struttura perturbata ad interessare direttamente l’Italia. Vi saranno condizioni di maltempo, a tratti intenso, e le temperature caleranno in maniera sensibile e diffusa.
Evoluzione sino al 18 maggio 2010
L’instabilità, tra l’altro accompagnata da condizioni di fresco persistente, potrebbe insistere anche dopo la metà del mese. Una ferita ciclonica che potrebbe quindi rivelarsi di lenta guarigione.
In conclusione.
Insomma, i tepori primaverili dureranno poco. L’instabilità, che ha caratterizzato gran parte della stagione fin qui intercorsa, tornerà a farci visita e potrebbe contrassegnare la prima fase del mese di Maggio.